Enti locali: Cal approva delibera coordinamento finanza pubblica

Roberti, possibilità assunzionale di 1.580 unità, più del 10% di
potenziale aumento del Comparto unico

Udine, 23 nov – Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha
espresso, all’unanimità, parere favorevole sulla delibera della
Giunta Fedriga relativa alle norme di coordinamento della finanza
pubblica per gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia.

Il parere positivo ha previsto l’impegno da parte dell’assessore
regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, che ha
illustrato oggi il provvedimento, di valutare le modifiche che
saranno inoltrate dai sindaci entro il prossimo venerdì, a cui
seguirà un incontro informale all’inizio della prossima settimana
prima di procedere, in Giunta, con l’approvazione definitiva
della delibera. Domani il provvedimento sarà al vaglio della
commissione consiliare competente.

È slittata alla prossima seduta, invece, l’intesa sullo schema
del disegno di legge regionale in materia di sicurezza e polizia
locale.

Roberti ha esposto il meccanismo individuato nella delibera,
approvata dalla Giunta in via preliminare nei giorni scorsi,
ovvero l’introduzione del principio della sostenibilità in luogo
dei precedenti vincoli basati su dati storici con cui viene
sancita l’autonomia di entrata e di spesa dei Comuni.

L’obiettivo è quello di superare le distorsioni sul sistema delle
Autonomie locali attraverso un cambio di prospettiva. “Per stare
in equilibrio – ha indicato Roberti – i Comuni dovranno seguire i
parametri rappresentati dalle soglie indicate nella delibera che
dà loro autonomia e responsabilità nel tenere in piedi il sistema
con regole precise; ci siamo svincolati dai limiti statali per
essere più aderenti alle nostre realtà territoriali e sanare
alcune disomogeneità storiche. In questo percorso conterà molto
la capacità di programmazione dei sindaci”.

Si stima che la possibilità assunzionale sia di 1.580 unità, più
del 10% di potenziale aumento del Comparto unico.

Nel dettaglio, l’assessore regionale ha spiegato come il
provvedimento giuntale, sperimentale per il 2021, determini i
valori soglia prendendo in considerazione i dati del triennio
2016/2018 e individuando delle classi demografiche, con il caso
del Comune di Trieste che fa storia a sé, viste le particolarità
fra le quali il sistema educativo con dipendenti comunali
totalmente a carico del Comune. Vengono poi calcolati i valori
medi degli indicatori distinti per classe demografica e aggiunto
ai valori medi un coefficiente per classe demografica.

Sono previsti anche dei bonus che “vengono assegnati ai Comuni a
basso indebitamento e sono spendibili sul personale” ha indicato
Roberti, sottolineando come la tendenza sarà quella di
privilegiare i piccoli Comuni.
ARC/LP/ma

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