Enti locali: Cal unanime su provvedimenti sociosanitari

Udine, 3 set – Il Consiglio delle autonomie ha approvato
all’unanimità due pareri su provvedimenti della Giunta regionale
in materia socio-assistenziale.

Come illustrato dal vicegovernatore con delega alla Salute e
Politiche sociali, le Linee guida per la qualificazione
dell’offerta sociosanitaria nell’area di bisogno relativa alle
persone con dipendenza patologica adempiono alla legge regionale
22/2019 che richiede l’adozione di linee guida per le aree di
bisogno sociosanitario carenti di disciplina, come quella delle
dipendenze patologiche.

Il fine è assicurare uniformità di disciplina e qualificare
l’offerta regionale dei servizi secondo i principi e le
disposizioni della legge di riforma, ovvero presa in carico
integrata, valutazione multidimensionale, progetti
personalizzati, budget personale di progetto e budget di salute,
nel quadro della normativa nazionale e dei Livelli essenziali di
assistenza (Lea) sociosanitari.

L’articolo 21 del Dpcm del 2017 sui Lea ha stabilito una
rilevante novità, ovvero quella del diritto della persona con
dipendenze ad una presa in carico integrata e personalizzata.

Alla richiesta di approfondimento sul ruolo dei Servizi sociali
comunali e del mondo associazionistico da parte presidente del
Cal, il vicepresidente ha chiarito che, oltre ad aver già
previsto specifiche funzioni, proseguirà il confronto per rendere
ancora più esplicito il ruolo dei Comuni; per quanto riguarda il
mondo associativo, il suo coinvolgimento potrà essere previsto
sempre in occasione del momento valutativo, che assicura proprio
l’integrazione tra i diversi attori protagonisti della presa in
carico, compresi i soggetti del terzo settore.

Approvata all’unanimità anche la destinazione del riparto
assegnato alla Regione per il 2020 del Fondo nazionale politiche
per la famiglia, con cui verrà data continuità al Programma di
sostegno alla genitorialita, che prevede la prosecuzione di una
serie di progetti e attività in collaborazione con i consultori
familiari, i servizi sociali dei Comuni e le aziende sanitarie, e
altre azioni di sostegno alla natalità sempre in un ottica di
risposta integrata.
ARC/EP/ma

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