ERSA: presentati i dati del 2016 a Friuli Doc

presentazione dati ersa

Protagonista del cuore di Friuli Doc, l’Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, ha raccontato ieri mattina nel suo stand dedicato alle degustazioni in via Mercatovecchio, i numeri del suo lavoro sul territorio riguardanti il 2016. I numeri più grandi parlano dei controlli fitosanitari con 922 certificati emessi sui prodotti importati in Friuli Venezia Giulia: 2.267 certificati sui prodotti esportati dalla regione e 186 certificati per i prodotti riesportati dalla regione verso Paesi extra Ue, per garantire solo qualità in entrata sul territorio regionale. Sono questi alcuni dei dati illustrati dal direttore generale Paolo Stefanelli. Per l’import i controlli hanno interessato soprattutto sementi di girasole, sementi di mais, agrumi provenienti dalla Turchia e patate novelle dall’Egitto (controllate nel complesso 21.629,447 tonnellate di sementi di cereali). Per l’export in primis le barbatelle di vite, seguite da legnami vari, frutta come la mela e i kiwi. Una delle principali attività dell’agenzia riguarda i controlli fitosanitari sui prodotti friulani da esportare al di fuori dell’Ue. “Tra questi, il primo posto spetta ai prodotti del vivaismo viticolo – ha spiegato Stefanelli -, dato che il Friuli vanta il 70% della produzione nazionale e il 40% della produzione mondiale di barbatelle. Ogni anno – ha aggiunto – i controlli interessano circa 90-100 milioni di barbatelle”. Nei laboratori Ersa sono stati analizzati 710 campioni di cereali (mais, frumento, orzo) per la ricerca di micotossine, oltre a 100 campioni di neocotinoidi del mais sospettati di essere tossici per le api. Un modo per garantire anche la qualità in uscita al Friuli Venezia Giulia.

Ersa infatti sostiene i produttori nella attività di lotta integrata, divulgando settimanalmente il bollettino di lotta guidata, pubblicato anche sul sito web dell’ente con indicazioni concrete su come intervenire. Inoltre l’agenzia provvede al rilascio dei patentini per l’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari e l’esercizio dell’attività di consulente. Nel 2016 l’agenzia ha organizzato oltre un centinaio di incontri tecnici, tra visite in campo, convegni, corsi di formazione e informazione, seminari, ai quali hanno partecipato 5.900 persone. Per promuovere i prodotti agricoli e agroalimentari, Ersa ha partecipato l’anno scorso a oltre 50 eventi e fiere nel 2016. Oltre 250 aziende hanno preso parte alle fiere del vino nazionali e internazionali. Il marchio Aqua, strumento di promozione messo a disposizione degli operatori dalla Regione, per valorizzare i prodotti agroalimentari di qualità, conta ad oggi 34 concessionari con diverse centinaia di altre aziende interessate. Gli ultimi numeri rilasciati da Stefanelli sono stati quelli relativi agli agriturismi e alle fattorie didattiche: i primi infatti sono in crescita con 658 aziende in regione che testimoniano un incremento dell’8% nell’ultimo anno che va di pari passo con quello degli operatori dell’agricoltura biologica, che a fine 2016 erano 802.

Al 31 dicembre 2016, le fattorie didattiche riconosciute da ERSA erano 111, le fattorie sociali 23. “L’Ersa è un investimento sulla sostenibilità ambientale – ha precisato l’assessore alle risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli -, con l’accompagnamento delle nostre aziende nei percorsi di lotta integrata, di sostegno al biologico, e per quel che riguarda la salute animale. E un grande investimento sul fitosanitario – ha aggiunto – che si aggiunge a quello sull’agroalimentare sempre più vocato a una internazionalizzazione e legato alla percezione dei nostri prodotti all’estero”. L’assessore ha poi ha sottolineato due vittorie recenti della Regione, quelle su “Tiramisù” e “Ribolla”, il primo riconosciuto come “Pat”, prodotto agroalimentare tradizionale del Friuli Venezia Giulia, e la seconda che d’ora in avanti si potrà produrre solo in Friuli Venezia Giulia, sia nella versione Doc, sia in quella Igt.