Europei 2016: ok del comune di Udine per tv fuori dai locali

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Come da tradizione, i tifosi che lo desiderano potranno andare a guardare le partite degli Europei di calcio all’esterno del bar o del ristorante preferito. Il Comune, infatti, con un ordinanza firmata oggi, venerdì 10 giugno dal sindaco Furio Honsell, ha dato il suo ok alla deroga che permette agli esercizi di somministrazione udinesi di posizionare televisori anche in aree attrezzate esterne ai locali. Se l’esercente ha la necessità di occupare suolo pubblico in più rispetto agli spazi già in concessione, dovrà soltanto presentare domanda all’ufficio del comando di Polizia Locale prima dell’inizio dell’attività.

L’assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Venanzi chiarisce che il Comune abbia accolto volentieri la richiesta di Confcommercio, in quanto oltre a essere un’occasione in più dal punto di vista economico per gli esercenti questo rappresenta anche un momento di socializzazione dato che gli Europei sono anche una festa che unisce le persone e permette di vivere la città.

Gli esercenti potranno usufruire di questa opportunità soltanto nelle giornate e negli orari in cui si svolgono le partite in calendario, tra oggi venerdì 10 giugno e domenica 10 luglio. Il permesso è concesso in deroga alle prescrizioni ordinarie sulla collocazione di tavoli e sedie e prevede l’esonero degli adempimenti previsti dall’art.21 del regolamento, anche per quanto riguarda la presentazione di dichiarazioni sostitutive o valutazioni di impatto acustico, ovviamente purché l’esercente adotti tutte le misure idonee per non compromettere il diritto al riposo ed evitare il disturbo della quiete pubblica. Problemi che comunque non dovrebbero sorgere, visto che le partite saranno trasmesse soprattutto in orario pomeridiano e serale, terminando, salvo tempi supplementari, prima delle 23.

Ovviamente, l’ordinanza prevede che non debba essere fatto pagare un biglietto di ingresso, prenotazione, tessera o simile, che il prezzo delle consumazioni non debba essere aumentato rispetto a quello ordinario, che l’assetto ordinario non debba essere modificato con interventi strutturali o l’allestimento di pedane o simili e che non debba essere data specifica pubblicità all’allietamento e non possa essere consentito il ballo.