Far East Film Festival: il programma di giovedì 26 aprile

Attrici. Registe. Produttrici. Da Brigitte Lin Ching Hsia a Moon So-ri, da Nansun Shi a Sylvia Chang, passando per Asmara Abigail, Upi (di cui, venerdì 27 aprile, vedremo My Generation) e la super coppia Chedeng e Apple (le Thelma & Louise filippine, in scena sabato 28 aprile), la sottile linea rosa che percorre tutta la line-up del ventesimo Far East Film Festival è chiara e potente. Chiara e potente come l’intraprendenza, il talento, il coraggio, la creatività di queste grandi donne. E dei loro grandi film. L’anima del FEFF, ancora una volta, è femminile. Così come il colore della settima giornata, giovedì 26 aprile, che vede appunto brillare la macchina da presa di Sylvia Chang (anteprima europea di Love Education, imperdibile dramma generazionale), la gigantesca interpretazione di Kim Hye-soo (più letale di Beatrix Kiddo nell’action noir A Special Lady), l’omaggio a Marilou Diaz-Abaya (al Visionario, la copia restaurata del grande classico Moral) e, virando sull’erotismo vintage, l’attesissima doppietta di pink movie (Blue Film Woman del 1969 e Women Hell Song del 1970, anche questi al Visionario e anche questi appena restaurati).

Love Education è il primo film diretto da Sylvia Chang nella Cina continentale e affronta un tema che, da sempre, le sta particolarmente a cuore: quello delle differenze – e, per contrasto, delle similitudini – tra donne cinesi di generazioni diverse. Sylvia, una delle attrici asiatiche più amate e apprezzate, è comparsa in oltre 100 film e ha ricevuto innumerevoli nomination e premi. Dal 1981 ha affiancato al lavoro di attrice quello di regista, dirigendo a oggi 14 film che hanno ricevuto premi un po’ dappertutto. Il suo lavoro è stato oggetto di retrospettive in diversi festival internazionali. È molto attiva anche nel sostegno all’industria cinematografica e ai giovani registi di Hong Kong e Taiwan, servendo come vice-chairwoman dell’HKIFF (dal 2011 al 2014) e chairwoman del Taipei Golden Horse Film Festival (dal 2014).

TEATRO NUOVO

Ore 9.00

MORI, THE ARTIST’S HABITAT

di OKITA Shuichi (Giappone, 2018)

Dopo il trionfo di The Mohican Comes Home, arriva al FEFF la nuova opera di Okita: una garbata intrusione nella vita del pittore eremita Kumagai.

FEFF TALKS

Sotto i riflettori, dalle 15.00 alle 15.35, YIM Soon-rye, il regista di Little Forest. A seguire, dalle 15.40 alle 17.00, l’imperdibile focus sul nuovo cinema popolare filippino.

Ore 10.50

SMALLER AND SMALLER CIRCLES

di Raya MARTIN (Filippine, 2017)

Potentissimo hriller urbano dove emergono tutte le contraddizioni della società filippina, divisa in caste e governata da un’ipocrisia senza fine.

Ore 12.50

YOCHO (FOREBODING)

di KUROSAWA Kiyoshi (Giappone, 2017)

Un’invasione aliena è alle porte ma il modo in cui avverrà è fuori ogni immaginazione: gli alieni, infatti, vogliono impadronirsi dei concetti umani. Se il primo è stato quello di “famiglia”, arriveranno anche a quello di “amore”? Fantascienza filosofica per il maestro Kurosawa.

Ore 15.20

NO.1 CHUNG YING STREET

di Derek CHIU (Hong Kong, 2018)

Un tabù della storia honkonghese approda sul grande schermo. Passato e futuro a confronto per capire quanto sia necessario lottare per i propri ideali.

Ore 17.30

THE NAME

di TODA Akihiro (Giappone, 2018)

Un sottile puzzle che ti fa affezionare ai personaggi e partecipare alla loro vicenda, senza bisogno di urlare. Sottovoce.

Ore 19.45

LOVE EDUCATION

di Sylvia CHANG (Cina, 2017)

Hui Ying decide di spostare la tomba del padre dalla città natale per metterla accanto a quella della madre. La prima moglie del padre, tuttavia, non approva e il loro disaccordo finisce per diventare un problema per l’intera città… Sotto lo sguardo di Sylvia CHANG, un assoluto punto di riferimento del cinema asiatico, uno splendido dramma generazionale tutto al femminile.

Ore 22.00

A SPECIAL LADY

di LEE An-gyu (Corea del Sud, 2017)

Dal sottobosco criminale, Hyun-jung è riuscita a raggiungere la posizione più alta all’interno della gang di cui fa parte. Nasconde, però, un segreto: mentre era in carcere, ha dato alla luce un figlio. Quando la verità viene a galla, il figlio finisce nelle mire dei suoi nemici e si ritroverà a doverlo difendere ad ogni costo… Letale e seducente, Kim Hye-Soo dà lacrime e sangue al suo personaggio, un’antieroina che fa impallidire qualsiasi equivalente maschile!

VISIONARIO

Ore 14.30

MORAL

di Marilou DIAZ-ABAYA (Filippine, 1982)

Ore 17.15

THE OUTLAWS

di KANG Yoon-sung (Corea del Sud, 2017)

Ore 20.00

BLUE FILM WOMAN

di MUKAI Kan (Giappone, 1969)

Ore 21.30

WOMEN HELL SONG

di WATANABE Mamoru (Giappone, 1970)