Far East Film Festival: programma di domenica 23 aprile

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Dopo essere stato l’ospite d’onore del FEFF, due edizioni fa, il mitico Jackie Chan ritorna a Udine. Questa volta “solo” sul grande schermo, ovviamente, ma con un divertentissimo blockbuster made in China che delizierà i suoi devoti ammiratori e tutti gli appassionati di action comedy: Kung Fu Yoga di Stanley Tong. È la storia di Jack, un famoso archeologo, alla ricerca di un antico tesoro in Tibet assieme al suo team e una bella collega indiana. Quando il gruppo viene attaccato da una gang di mercenari, il buon Jack, usando la sua vasta conoscenza della storia e del kung fu, intraprende una corsa intorno al mondo per vincere la caccia al tesoro e salvare un’antica cultura. Ritmo, avventura, colore e comicità: il tornado Jackie Chan colpisce ancora!

Da una megaproduzione che ha polverizzato il box office a un piccolo gioiello del cinema indipendente: restando in Cina, ecco Mr Zhu’s Summer di Song Haolin, la scommessa (ma anche la scoperta) del #FEFF19. Una bella commedia dolceamara che il pubblico del Festival potrà godersi in prima mondiale! Il maestro Zhu, non apprezzato dai colleghi e dai genitori dei suoi alunni perché anticonvenzionale, è messo a dura prova da due studenti: uno grassottello e simpatico, l’altro minuto e serioso. Due canaglie che si trovano al centro di un vero e proprio caso mediatico perché aiutano un’anziana… Ma è tutto oro quello che luccica?

 

TEATRO NUOVO

 

Ore 9.00

Derailed

di Lee Sung-Tae

(Corea del Sud, 2016)

Violenza, dramma, amore e passione nella vita di un gruppo di giovani delinquenti.

 

FEFF Talks

Sotto i riflettori, dalle 10.00 alle 10.35, il Giappone di Satoshi: il regista Mori Yoshitaka, il produttore Nozoe Ryoko e, ovviamente, il super divo Matsuyama Kenichi!. A seguire, dalle 10.45 alle 11.15,ci si sposta a Hong Kong con Yan Pak-wing e Chiu Sin-hang, i due registi di Vampire Cleanup Department.

 

Ore 10.45

Close-Knit

di Ogigami Naoko

(Giappone, 2017)

Una dramedy dai tratti lievi e surreali sul potere degli affetti, della famiglia e del lavorare a maglia!

 

Ore 13.10

At Café 6

di Neal Wu

(Taiwan, 2016)

Una storia d’amore giovanile e nostalgica sulla falsariga del successone You Are the Apple of My Eye.

 

Ore 15.10

Kung Fu Yoga

di Stanley Tong

(Cina/Hong Kong, 2017)

Jack, un famoso archeologo, il suo team e una bella collega indiana sono alla ricerca di un antico tesoro in Tibet quando sono attaccati da un gruppo di mercenari. Usando la sua vasta conoscenza della storia e del kung fu, Jack intraprende una corsa intorno al mondo per vincere la caccia al tesoro e salvare un’antica cultura. Ritmo, avventura, colore e comicità: il tornado Jackie Chan colpisce ancora! Il leone non ha perso il pelo e neanche il vizio.

 

Ore 17.15

Vanishing Time: A Boy who returned

di Um Tae-hwa

(Corea del Sud, 2016)

Un fantasy che celebra la fantasia come forza salvifica: il mondo salvato dai ragazzini.

 

Ore 20.00

Mr Zhu’s Summer

di Song Haolin

(Cina, 2017)

Mr Zhu ondeggia tra il senso di fallimento e l’autodeterminazione. Non apprezzato da genitori e colleghi perché anticonvenzionale, lo sfortunato insegnante è messo a dura prova da due studenti: uno grassottello e simpatico, l’altro minuto e serioso. Scoppia un caso mediatico quando le due canaglie aiutano un’anziana. Ma è tutto oro quello che luccica? Cast eccellente e irresistibili piccoli interpreti per un divertentissimo affresco della scuola cinese.

 

Ore 21.45

Bluebeard

di Lee Soo-youn

(Corea del Sud, 2017)

Quando un paziente sotto anestesia rivela al suo medico un segreto su di un omicidio, il dottore si trova invischiato nel caso irrisolto che riguarda un serial killer. Quando il corpo di una donna decapitata viene ripescato dal fiume Han, il medico si rende conto che deve risolvere l’enigma prima che il killer capisca cosa egli conosca. Suspense hitchcockiana per un intelligente e teso thriller in cui riecheggiano le cupe atmosfere di Seven e I soliti sospetti.

 

Ore 00.00

Take me home

di Kongkiat Khomsiri

(Thailandia, 2016)

Horror onirico che accentua la stranezza del quotidiano creando un gorgo in cui non vi sono punti a cui aggrapparsi.

 

VISIONARIO

 

Ore 15.15

A Simple Life

di Ann Hui

(Hong Kong, 2011)

Deanie Ip (Coppa Volpi a Venezia) è la domestica Ah Tao, che si prende cura del produttore Roger Lee, interpretato da Andy Lau, ultimo discendente della famiglia per cui ha prestato servizio per sessant’anni… Hui Ann si è ispirata a una storia vera per raccontare con grazia, delicatezza e grande ironia un’emozionante e tenera inversione di ruoli. Uno dei più apprezzati film hongkonghesi post 1997, distribuito in Italia dalla Tucker Film.

 

Ore 17.30

Accident

di Soi Cheang

(Hong Kong, 2009)

Soi Cheang si è affermato come uno dei talenti più promettenti nella Hong Kong post 1997 e Accident, prodotto da Johnnie To, è uno dei film cruciali nella sua carriera, un elegante e virtuoso noir urbano incentrato su un insolito gruppo di assassini, che opera costruendo “incidenti” che non sembrino omicidi.