FERRIERA TS: NUOVO STUDIO ARPA FVG QUALITÀ ARIA

Trieste, 19 maggio – L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) ha completato lo studio di valutazione della qualità dell’aria nel comprensorio di Servola per il periodo 1° gennaio 2015 – 31 marzo 2016, realizzato con l’obiettivo di valutare sia l’impatto dell’impianto siderurgico sull’abitato, sia gli effetti degli interventi di mitigazione e di manutenzione in atto.

Per il direttore generale di ARPA FVG Luca Marchesi “la relazione fornisce precise informazioni sulle pressioni ambientali a Servola e sulla loro evoluzione nell’ultimo anno; rappresenta anche un esempio concreto di quanto un Ente di controllo autonomo e terzo può realizzare a garanzia dell’interesse pubblico e a tutela dei cittadini”.

Nella relazione vengono confrontati con i limiti di legge i valori registrati dalle stazioni di misura poste nel comprensorio abitativo di Servola. È stata inoltre effettuata un’indagine qualitativa degli andamenti nel tempo degli inquinanti (PM10, deposizioni di polveri, benzene, benzo(a)pirene e metalli). Infine, sono riportati degli indicatori descrittivi della relazione tra le emissioni dell’impianto siderurgico e la qualità dell’aria, indicatori che verranno utilizzati, una volta completati i lavori di adeguamento prescritti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la valutazione delle performance  dell’impianto e per definire le conseguenti eventuali limitazioni della produzione, come previsto dall’autorizzazione medesima.

Nel dettaglio, la relazione di ARPA evidenzia che nel corso del 2015 nelle stazioni della rete di misura non è stato superato il limite di legge per il valore annuo delle PM10; per quanto riguarda invece il numero di giorni di superamento della media giornaliera, solo nella stazione di via Svevo si è verificato un giorno di superamento in più rispetto a quanto consentito per legge. Nell’area di impatto dell’impianto siderurgico di Servola, inoltre, la media annuale 2015 e le medie mensili delle polveri sottili (PM10) sono in linea con quelle del fondo suburbano.

La stazione di misura dedicata al controllo delle prestazioni dell’impianto (RFI – San Lorenzo in Selva), cui peraltro non si applicano i limiti previsti dal decreto legislativo 155/2010, presenta valori più alti nella media annuale delle polveri per il 2015, valori determinati principalmente da quanto registrato nei mesi che vanno da aprile ad agosto; nei primi mesi del 2016 le concentrazioni misurate in questa stazione risultano invece più contenute e sostanzialmente stabili. È in corso una serie di valutazioni finalizzate a comprendere in che misura questo miglioramento sia correlato agli interventi di adeguamento strutturale avviati sull’impianto industriale di Servola.

La criticità riscontrata nei mesi estivi del 2015 relativamente alle PM10 si presenta anche nelle deposizioni di polveri (misure dei deposimetri), che hanno fatto registrare valori particolarmente elevati anche in alcune postazioni dell’area di Servola. Nei mesi autunnali – invernali 2015 e nei primi mesi 2016 la criticità si è complessivamente risolta e le deposizioni di polveri sono sensibilmente e stabilmente diminuite.

Un altro elemento che si desume dalla relazione di ARPA è che nel periodo 2009-2015 la media annuale del benzene è sempre stata inferiore al limite di legge.

E ancora, relativamente al benzo(a)pirene, il valore-obiettivo di 1 nanogrammo/m3 viene superato solo nella stazione di misura RFI, mentre rimane al di sotto negli altri punti di misura. Il valore registrato in RFI nel 2015 (1,2 nanogrammo/m3), risulta comunque inferiore a quanto registrato negli altri anni di superamento corrispondenti al periodo 2010-2013. Inoltre, da settembre 2015 a marzo 2016, gli andamenti delle medie mensili di benzo(a)pirene in tutte le stazioni di misura considerate sono praticamente sovrapponibili.

Per quanto riguarda le concentrazioni medie annuali di tutti i metalli indagati (Arsenico, Cadmio, Nichel, Piombo), esse risultano ampiamente sotto i limiti di legge.

Infine un capitolo della relazione di ARPA è dedicato agli Indicatori di performance, utilizzati in via sperimentale per testare la loro utilità per una corretta gestione dell’impianto nel lungo periodo. La relazione evidenzia l’utilità di questi strumenti che diverrano operativi in forza dell’AIA.

In sintesi, la relazione evidenzia che, dopo un 2015 che ha presentato – specialmente nella parte centrale dell’anno – alcune evidenti criticità, si è avuto complessivamente un miglioramento nello stato di qualità dell’aria nell’area di Servola, anche in rapporto allo stesso periodo di riferimento dell’anno precedente. Tali miglioramenti potrebbero essere messi in relazione con le modifiche strutturali e gestionali attuate da Siderurgica Triestina. Tale ipotesi dovrà tuttavia essere confermata con verifiche su un arco temporale più ampio.

Per il direttore Marchesi “questo studio di valutazione della qualità dell’aria a Servola è organizzato in modo innovativo e nell’ottica della massima trasparenza dell’informazione ambientale, poiché per ogni parametro sono indicati il quadro sinottico dei dati utilizzati, i limiti normativi di confronto e infine una valutazione della relazione tra la causa dell’inquinamento e la qualità dell’aria misurata”.

ARC/RM/com

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