Ferriera: Vito, Comune TS crea clima confuso

Trieste, 8 ago – “Va ricordato che la massima autorità
sanitaria è il sindaco, il quale potrebbe adottare, se ritiene ne
ricorrano i presupposti, i provvedimenti di sua competenza. Viene
da chiedersi perché tali provvedimenti, ad esempio ordinanze
urgenti, non siano stati adottati, preferendo invece diffidare la
Regione a farlo al posto suo”. Lo ha affermato l’assessore
regionale all’Ambiente Sara Vito, commentando la diffida del
Comune di Trieste alla Regione Friuli Venezia Giulia, per
annullare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dello
stabilimento della Ferriera di Servola.

“E’ poi del tutto irricevibile l’insinuazione da parte del
Comune – ha continuato Vito – che un soggetto istituzionale come
la Regione abbia potuto dare prevalenza agli interessi economici
su quelli connessi alla protezione di salute e ambiente.
Innumerevoli e tangibili iniziative dimostrano che mai è mancata
l’attenzione primaria della Regione verso la salute di lavoratori
e cittadini, e verso l’ambiente. E se occorressero prove
ulteriori, basterebbe ricordare che a seguito dello scrupoloso
rispetto delle norme ambientali posto in atto dalla Regione che
ha imposto un rallentamento della produzione, questa Istituzione
ha subito un ricorso avanti il TAR FVG, mosso dall’Acciaieria
Arvedi”.

“Questo atteggiamento purtroppo non giova alla causa di far
funzionare al meglio gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma
– ha sottolineato l’assessore – contribuisce solo a creare un
clima confuso, in cui allo stesso tempo vengono illusi quanti
vogliono che l’area a caldo della Ferriera sia chiusa, e si
sconcertano anche quanti sono convinti che possa continuare a
produrre in modo sostenibile”.

“La diffida contiene degli elementi di natura tecnica che
saranno esaminati dagli uffici – ha concluso Vito – con l’usuale
attenzione ed equilibrio”.
ARC/PPD/com

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