Ferrovie: nuovi tagli di tratte in Friuli; Riccardi, “possibile azienda regionale”, Mattiussi, “pronti a fare la nostra parte”

Nuovi tagli ai servizi ferroviari passeggeri sono possibili in Friuli Venezia Giulia ”se venissero meno i trasferimenti dello Stato”. L’allarme a livello nazionale dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e’ stato ribadito oggi a Trieste nel corso di un convegno organizzato dalla Cisl regionale dal direttore della Divisione trasporto regionale di Trenitalia, Francesco Cioffi. In particolare, i possibili tagli potranno riguardare cinque coppie di treni che viaggiano tra Venezia Mestre e Trieste, via Cervignano e Udine. Si tratta di convogli definiti ‘indivisi’, ovvero che attraversano due regioni, percorrendo tratte esterne ai territori regionali.

Per l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ”sparare su Fs e Trenitalia non basta, perche’ quelle che mancano sono le politiche nazionali. A Moretti ho chiesto – ha aggiunto – di esplicitare che tipo di interesse ha per la nostra regione”. Il capo dipartimento ha espresso la disponibilita’ dell’azienda di valutare, qualora sussistano condizioni economiche profittevoli, di costituire una sorta di newco sul modello Trenord della Lombardia, anche con la societa’ unica su ferro regionale.

L’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha confermato oggi a Trieste, alla tavola rotonda promossa dalla Fit Cisl del Friuli Venezia Giulia sulle prospettive della mobilità FVG, che entro dicembre di quest’anno verrà pubblicato il bando per la gara europea relativa al Trasporto pubblico locale (Tpl) ferroviario, mentre il bando per il Tpl su gomma sarà pronto nel corso del successivo mese di aprile 2013.
Saranno bandi di gara, ha aggiunto Riccardi, “costruiti in primis per rispettare l’interesse pubblico, per continuare a garantire quella qualità e gestione di servizio che sul versante del trasporto su strada ci colloca ai primi posti a livello nazionale”, come ha confermato – parlando di “Friuli Venezia Giulia realtà positiva, di esempio nel contesto italiano” – il segretario generale della Fit Cisl Giovanni Luciano.
Nel corso della tavola rotonda, alla quale sono anche intervenuti l’europarlamentare Debora Serracchiani, il responsabile nazionale Trenitalia per il trasporto regionale, Francesco Cioffi, i segretari regionali Cisl e Fit Cisl, Giovanni Fania e Lilli Bigoni, ed il presidente regionale Anav (Associazione nazionale Autotrasporto passeggeri), Silvano Barbiero, Riccardi ha quindi richiamato la necessità di dare battaglia al Governo nazionale, e non al Gruppo FS, in merito ai paventati tagli finanziari 1013 al trasporto pubblico locale ferroviario e, per quanto riguarda nello specifico gli interessi del Friuli Venezia Giulia, ai collegamenti su rotaia verso Mestre: “al Governo dobbiamo chiedere politiche, scelte, stanziamenti”.
“Politiche sul trasporto che da parte sua la nostra Regione ha già fatto, assicurando un sistema bus eccellente, confermando (il Tpl può considerarsi ‘una seconda gamba del nostro sistema di protezione sociale’) stanziamenti per 170/180 milioni di euro/anno, non tagliando il servizio e soprattutto non aumentando il prezzo del biglietto” ed in prospettiva dando avvio ad una società ferroviaria regionale, alla quale, ha indicato Cioffi, il Gruppo FS può essere interessato.
Riccardi ha infine condiviso l’opportunità, segnalata nella sua relazione da Lilli Bigoni, di alcune modifiche alla legge regionale 23 del 2007 (attuativa del decreto legislativo 111/2004 in materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su strada e viabilità) e dell’istituzione dell’Osservatorio regionale dei Trasporti

La Provincia di Udine esprime notevole preoccupazione per i ventilati tagli ai treni regionali Venezia-Trieste (via Udine), scenari che determinerebbero ricadute pesanti sia sui cittadini della provincia, che già soffrono per i mancati collegamenti con le direttrici nazionali, sia sulle opportunità di crescita economica. “I tagli alle percorrenze ferroviarie – dichiara l’assessore provinciale a viabilit à, trasporti e turismo Franco Mattiussi – rischiano di causare forti disagi ai lavoratori ma anche di rallentare la produttività del nostro sistema, vanificando anche gli investimenti effettuati nelle infrastrutture turistiche (Grado e Lignano in testa, senza trascurare le altre mete)”. In un momento di crisi come questa, “perdere la capacità attrattiva garantita anche da un efficace ed efficiente sistema di trasporto su binari significa rinunciare a prospettive di rilancio”.

L’assessore Mattiussi non esclude eventuali coinvolgimenti della Provincia in progetti di natura ‘locale’ finalizzati a salvare il sistema dei trasporti: “Se si presenteranno delle chance di aggregazioni – o di supporto – alle imprese che si candideranno per gestire le linee a livello locale, ascolteremo le richieste da parte della Regione, impegnata attualmente nella definizione del Piano regionale del Trasporto pubblico locale (Pr-Tpl), e potremmo valutare le opportunità che possono vedere la Provincia in un eventuale ruolo di comprimario in questo tipo di iniziative di carattere localistico”.

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