Folla a Trieste come a Natale, nel giorno prima della chiusura dei locali

Nonostante i ripetuti appelli e il susseguirsi di ordinanze, tutti miranti a ridurre i contatti personali e allo scopo di ridurre l’impennata nei contagi, oggi il centro di Trieste appare affollato come nel periodo natalizio di un anno che non sia segnato dal covid.
Nel rispetto dell’ordinanza anti assembramento emanata dalla Regione Fvg, ma che sarà ritirata allo scoccare della mezzanotte, ai bar e nei locali gli avventori non vengono serviti in piedi ma soltanto seduti.

Tuttavia si è verificato in tutta la giornata, prima della chiusura degli esercizi delle 18, un affollamento superiore perfino ai giorni scorsi.
    Probabilmente dovuto alla consapevolezza che da domani scatteranno misure più severe.
    In piazza Unità d’Italia – festosa per i 24 giganteschi alberi di Natale e illuminati e dove viene diffusa musica continuamente – sono tante le persone che, anche dopo la chiusura dei locali, si attardano in gruppetti. La stragrande maggioranza delle persone indossa la mascherina, tranne coloro che consumano nei locali.
    “La responsabilità è di ciascuno di noi – ha commentato il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga – inutile che poi ci si lamenti se siamo in zona arancione o rossa”.
    “Oggi siamo in zona arancione per dei parametri che non rappresentano la reale situazione della regione – ha puntualizzato – ma se continuano ad aumentare i contagi in modo esponenziale, dopo supereremo il tasso di terapie intensive e ospedalizzazioni. A quel punto, se non capiamo che la responsabilità è di ognuno di noi, non prendiamocela con gli altri e neanche con il Governo . La situazione è difficile anche in Friuli Venezia Giulia – ha concluso – anche se siamo meglio di altri territori”.