Fondazione de Claricini Dornpacher: 50 anni di storia, arte e cultura

Nel 2021 la Fondazione de Claricini Dornpacher compie 50 anni di attività, trascorsi con la missione “custodire e produrre cultura”: gli eventi per celebrare questo anniversario coincideranno con il progetto dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.  A settembre 2021 la Fondazione promuoverà una mostra di codici presenti in Friuli tra i quali  un codice dantesco originale friulano risalente al 1466

La storia della famiglia de Claricini in Friuli risale alla metà del XIII secolo. Da Bologna a Cividale, fino alla costruzione anche della villa a Bottenicco di Moimacco, oggi sede della Fondazione de Claricini Dornpacher (nel 1418 un’investitura imperiale accordò l’onore di aggiungere al loro cognome il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta) che, nel 2021 compirà 50 anni.

Quella della famiglia de Claricini è una storia fatta di potere e ricchezza ma anche di filantropia e cultura, che si è tradotta in importanti attività politiche e culturali.

Il letterato Nicolò de Claricini nel 1466 trascrisse la Divina Commedia, dotando così il suo casato di uno dei più antichi codici danteschi friulani editato a Cividale del Friuli.

Nel XVII secolo vi furono  poi due cavalieri di Malta, entrambi di nome Giacomo. Il conte Nicolò (1864 – 1946) fu poi Presidente della Veneranda Arca del Santo di Padova ed ebbe grande interesse per gli studi danteschi e l’arte di Giotto.

Sua figlia Giuditta (1891 – 1968), ultima proprietaria della villa di Bottenicco, fu collezionista e studiosa delle arti tessili e fu lei a voler istituire la fondazione omonima.

«Sarà presente anche la città di Cividale ha dichiarato la prima cittadina di Cividale del Friuli Daniela Bernardi – in collaborazione con il Mittelfest perché ogni soggetto coinvolto porta valore aggiunto all’altro».

La Fondazione de Claricini Dornpacher

Il 2021 sarà un anno di festeggiamenti, a Bottenicco di Moimacco: la Fondazione de Claricini Dornpacher compirà 50 anni di vita e l’anniversario sarà occasione per arricchire ulteriormente qualitativamente e quantitativamente il calendario delle attività culturali e degli eventi.

La Fondazione de Claricini Dornpacher, che oggi ha come missione “custodire e produrre cultura” è stata istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini, con lo scopo di conservare il patrimonio ereditato ma anche e soprattutto di promuovere studi e manifestazioni culturali.

Il patrimonio della Fondazione è costituito dai beni immobili, dal mobilio originale della Villa, una ricca biblioteca con oltre 5.000 volumi, quadri e stampe, la collezione di tessuti antichi e ricami della contessa.

La Fondazione da sempre attua iniziative del più alto interesse culturale per gli studi di

archeologia e arte medioevale, con particolare riguardo alla valorizzazione del territorio cividalese. Promuove convegni nazionali e internazionali, eventi culturali, ricerche, borse di studio, attività didattiche o divulgative e pubblicazioni. Due anni fa sono state rinnovate le cariche in seno alla fondazione e, nel 2019, sono stati ospitati 112 eventi con oltre diecimila presenze.

Per i 50 anni di attività, la Fondazione ha in programma un calendario di eventi lungo un anno: un logo interamente rinnovato accompagnerà gli eventi per tutto il 2021 e all’interno della villa e nei meravigliosi giardini si intrecceranno appuntamenti culturali, convegnistici, museali, musicali ed enogastronomici.

«Il 2021 sarà un anno particolare per l’intero comprensorio cividalese e per tutta la nostra regione in quanto ricorrono diversi anniversari che evidenziano la vitalità culturale, motore economico e turistico, del territorio. Le ricorrenze – i 10 anni di Cividale patrimonio dell’Unesco, i 30 anni del Mittelfest, i 50 anni della Fondazione de Claricini Dornpacher – sono un’eredità che potremo mettere in rete dando un impulso importante alla nostra realtà. La Fondazione de Claricini Dornpacher contribuirà con un programma di significative manifestazioni sia cultuali legate alla ricorrenza dantesca, sia con iniziative per il turismo sia con eventi enogastronomici. Anche la pubblicazione del libro sulla storia e restauro del Giardino e parco della Villa farà conoscere la bellezza e armonia di un luogo del tutto attraente per il grande pubblico», ha dichiarato il presidente Oldino Cernoia.

Dante, ai 700 anni dalla sua morte

Un importante progetto dedicato a Dante prenderà il via nei primi mesi del 2021: risale infatti al 1466 la trascrizione, da parte del letterato Nicolò de Claricini, della Divina Commedia. Con questo grande sforzo culturale il  casato si è dotato di uno dei più antichi codici danteschi friulani, denominato “Codice de Claricini”.  Forte di questo primato, la Fondazione de Claricini lavora da anni alla stesura di un articolato progetto celebrativo in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, presentato al Ministero per i beni e le attività cultuali e per il turismo (Mibact), che coinciderà anche con le iniziative per i 50 anni della Fondazione de Claricini Dornpacher.

Tale progetto è stato approvato dal Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche del MiBact. A dimostrazione del fatto che i nobili hanno curato con grande passione letteraria gli studi danteschi, c’è anche il cospicuo e specifico patrimonio librario lasciato dalla famiglia in eredità sia presso la Villa de Claricini Dornpacher, sia presso la biblioteca storica del Comune di Padova ove la famiglia aveva anche una residenza.

L’azienda agricola

Il complesso seicentesco di Villa de Claricini Dornpacher comprende la grande casa dominicale, la chiesa e annesse dipendenze. La villa mantiene lo sviluppo orizzontale proprio della casa colonica friulana. Gli ambienti interni conservano il mobilio originale, una ricca biblioteca con oltre 5.000 volumi, quadri e stampe, la collezione di tessuti antichi e ricami della contessa e si apre su un magnifico giardino all’italiana e sul parco con gruppi di essenze secolari di faggi, cedri e abeti.

Intorno alle mura si trovano gran parte dei 12 ettari di vigneto coltivati dall’azienda omonima, che si occupa anche di 150 ettari di seminativi biologici.

La cantina ottocentesca, da poco restaurata, custodisce i vini della tradizione enologica friulana, come il Merlot, il Cabernet, il Refosco dal Peduncolo Rosso e il Friulano, Sauvignon, Pinot Grigio, Chardonnay e Prosecco.

Oltre alla produzione e vendita di vino, l’azienda coltiva e vende orzo e farro decorticati, farina e pasta di farro e di grani antichi. Dalla macinazione a pietra per produrre la farina alla pastificazione  tutto viene fatto artigianalmente in Friuli Venezia Giulia.
L’azienda è vocata al sostentamento economico della Fondazione che, peraltro, è senza scopo di lucro.

Il libro “Il giardino segreto di Villa de Claricini Dornpacher”

Villa de Claricini Dornpacher si trova a Bottenicco di Moimacco, piccolo borgo rurale alle porte di Cividale del Friuli, città Unesco. Fu edificata intorno alla metà del XVII secolo e si apre su un magnifico giardino all’italiana e sul parco che si estende per circa un ettaro con gruppi di essenze secolari di faggi, cedri e abeti. La storia di questo curatissimo parco è racchiusa nel volume curato da Emanuela Accornero, funzionaria specialista turistico-culturale della Regione Fvg: il libro contiene i contributi della storica dell’arte e dei giardini Francesca Venuto, delle restauratrici Daniela Cisilino, Luisa Fogar e Maria Caterina Olivieri e della direttrice del Conservatorio statale di musica “Jacopo Tomadini” di Udine e direttrice artistica della Fondazione de Claricini Dornpacher Flavia Brunetto.

Relatori

Oldino Cernoia – presidente Fondazione de Claricini Dornpacher
Paolo Dolce – direttore Fondazione de Claricini Dornpacher
Emanuela Accornero – curatrice libro

Saluti Istituzionali

Daniela Bernardi – sindaco di Cividale                

Enrico Basaldella – sindaco di Moimacco                     

Roberto Corciulo – presidente Mittelfest                     

Loris Basso – presidente Ente Friuli nel Mondo   

Giuseppe Morandini – presidente Fondazione Friuli          

Andrea Zannini – delegato Magnifico Rettore UNIUD 

Andrea Stedile – vice presidente banca di Cividale

Anthony Muroni – giornalista dell’ufficio stampa del Senato