Fontanini: La Regione si faccia rifondere da Roma i maggiori costi sanitari per emergenza profughi

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Profughi in arrivo. Fontanini, «La Regione si faccia rifondere da Roma i maggiori costi sanitari»
«In Friuli Venezia Giulia a fronte dell’arrivo di nuovi migranti si dovrà affrontare anche un’emergenza sanitaria. E se dal punto di vista organizzativo le nostre strutture sanitarie sapranno far fronte al meglio a tutte le problematiche che si presenteranno, vi è un problema che dovrà essere affrontato quanto prima ovvero chi coprirà gli aumentati costi per la sanità che la Regione sarà costretta ad affrontare». All’indomani della notizia dell’arrivo di nuovi profughi in regione, si dice fortemente preoccupato il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini in quanto «la nostra è una Regione a statuto speciale che copre autonomamente i costi della propria sanità. E mentre da un lato si taglia e si razionalizza, dall’altra di deve organizzare un imponente servizio di assistenza. Quanto costerà alle casse della Regione – si chiede Fontanini -? Non si discute sul fatto che queste persone debbano essere assistite, ma su quanto ciò costerà alle casse di una Regione, la nostra che, proprio in questo settore, è stata costretta a effettuare importanti tagli». Da qui la richiesta del presidente della Provincia di Udine rivolta alla presidente Serracchiani e all’assessore Telesca: «è necessario aprire al più presto un tavolo tecnico con Roma per chiedere la copertura delle spese che si dovranno affrontare per far fronte a questa emergenza. Va altresì considerato che, tra le spese che si dovranno coprire, ci saranno anche quelle per le prestazioni sanitarie erogate dai Pronto soccorso per, in generale, le persone che ne hanno necessità ma che sono cittadini extra Ue e che non hanno evidentemente il medico di base. Vi sono casi in cui – prosegue Fontanini -, e mi riferisco in particolare a quello del Santa Maria della Misericordia di Udine, i Pronto Soccorso sono letteralmente intasati da queste persone. E questo causa una situazione che non potrà essere sostenuta a lungo in termini di costi e in termini di qualità di servizi erogati ai cittadini. Per questo – conclude Fontanini – la necessità di chiedere una copertura straordinaria al Governo centrale. Starà poi al Governo Renzi, forte anche della posizione acquisita nei prossimi sei mesi a Bruxelles, far valere i diritti di una nazione ormai al collasso nella gestione di un’emergenza che non è solo italiana ma è di tutta l’Europa».