Fontanini: logistica strategica per il Friuli, progetti per 150 milioni per Udine

“Interramento delle linee ferroviarie. Recupero delle aree dismesse e creazione di servizi per le famiglie. Realizzazione di un corridoio eco-tecnologico e di parchi urbani. Piani consolidati e già attivati per il recupero di zone degradate, dall’ex Dormisch all’ex caserma Piave dall’ex caserma Duodo all’Odeon. Interventi per 150 milioni di euro, al netto di budget ulteriori messi a disposizione di privati, nel caso di specie Danieli. Oltre a tutti i cantieri – grandi, medi o piccoli – aperti in tutta la città. Questi sono progetti per Udine legati al Pnrr. Dialoghiamo con la Regione, con Rfi, con privati, con l’Università, con tutti gli enti e le istituzioni”.

Così Pietro Fontanini, sindaco di Udine, spiegando che “la nostra città costituisce uno snodo strategico per la logistica e il piano condiviso con Rfi consentirebbe di migliorare l’efficienza dei flussi migliorando, contestualmente, la città nel suo complesso. Il piano implica l’eliminazione dei passaggi a livello e una serie di opere di riqualificazione della città – aree verdi, edifici scolastici, sedi per uffici e servizi – e di lavori per migliorare le infrastrutture, anche legate alla copertura Wi-Fi. Udine rafforzerebbe il suo ruolo di hub per il Corridoio Nord – Sud (dal Baltico al Mediterraneo) e per quello Est-Ovest. Solo questo progetto sorvola la soglia dei 135 milioni: per Rfi uno sforzo non difficile da assorbire, per Udine una prospettiva molto allettante e realizzabile. Giocare il derby Udine – Trieste usando pretestuosamente il Pnrr rischia di essere un esercizio vagamente stucchevole. Il Porto di Trieste non è una proprietà esclusiva di Trieste, ma una risorsa importante per un territorio molto più ampio, che supera di gran lunga il perimetro regionale. Il Pnrr deve essere un’opportunità e un’occasione per aggregare, non per dividere. Qui la classe politica è chiamata a un atto di maturità”.

Chiude il sindaco: “Il Friuli, investendo nella logistica, sostiene progetti di ampio respiro per rendere tutta la regione altamente competitiva. La creazione di Zona Logistica Semplificata, ad esempio, comporterebbe una notevole riduzione dei tempi nei procedimenti amministrativi per ottenere concessioni edilizie e demaniali e, più in generale, darebbe una spallata alla burocrazia. Quello che forse non è chiaro a tutti è che certi progetti nascono per essere complementari e non contrapposti”.