Formazione: scuola e lavoro nel Polo tecnico della montagna

Udine, 15 feb – Entra nel vivo l’attività del polo tecnico
professionale dell’economia della montagna, una rete tra scuole,
enti di formazione, imprese ed enti di ricerca e innovazione per
lo sviluppo dell’occupazione nelle aree montane.

I contenuti del progetto, presentato oggi a Udine, puntano a far
lavorare assieme i protagonisti della formazione e del lavoro per
creare nuova occupazione in montagna, a partire dagli
investimenti sul capitale umano.

L’obiettivo è creare percorsi formativi coerenti con le
possibilità di sbocco professionale ma anche avviare nuova
imprenditorialità nei settori strategici dell’area montana:
foresta/legno, arredo e bioedilizia, energia e sostenibilità
ambientale, turismo e agroalimentare.

Per la Regione, il progetto ha una missione più ampia poiché
opera anche per rafforzare la scolarità delle aree montane più
lontane dai grandi centri urbani, stringe una relazione stretta
con il mondo del lavoro, fornisce informazioni necessarie a
sviluppare i talenti con l’obiettivo di far restare i giovani sul
territorio sviluppando idee innovative per il territorio stesso.

Sono una ventina i soggetti coinvolti: 5 scuole con capofila
l’Isis Fermo Solari di Tolmezzo, 11 enti di ricerca e formazione,
il cluster arredo e sistema casa, il Parco agroalimentare,
Confindustria Udine e il Consorzio Innova, oltre all’Uti della
Carnia.

Il progetto unitario si articola in quattro sotto progetti, il
primo dei quali, coordinato dall’Istituto di ricerche economiche
e sociali (Ires), consiste nella creazione di un Osservatorio sui
fabbisogni formativi e professionali dell’economia della
montagna. Concretamente, l’Osservatorio avvierà un’indagine tra
100 imprese, con un approfondimento sul 40 per cento delle
stesse, per giungere alla definizione dei profili e delle
competenze professionali più ricercate. Oltre al quadro attuale,
l’Osservatorio cercherà, attraverso le aziende, di delineare
anche gli scenari di innovazione, per intercettare i fabbisogni
formativi futuri.

L’Osservatorio in questo modo fornirà informazioni utili allo
sviluppo degli altri sotto-progetti che si articolano in un
programma di orientamento, che coinvolgerà, sotto la guida della
cooperativa Cramars, le scuole primarie e secondarie di primo e
secondo grado, con incontri e laboratori nelle scuole.

Gli ultimi due sotto-progetti si rivolgono l’uno a studenti e
imprese per creare modelli mirati di alternanza scuola/lavoro
(con il coordinamento dello Ial Fvg) e l’altro ai dirigenti e
docenti scolastici per arricchire l’offerta formativa (con il
coordinamento dell’Enaip).

Determinante e centrale sarà il ruolo degli imprenditori e delle
parti sociali nel trasmettere fiducia nella possibilità di
sviluppare un futuro occupazionale qualificato su tutta l’area
montana della regione, per limitare la diaspora dei giovani verso
altre destinazioni, diaspora che spesso trova avvio già nel
passaggio dalla scuola secondaria di primo grado agli istituti
superiori.
ARC/SSA/fc

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