Fotografi attivi ma zero fatturato

Il presidente di Confartigianato Fotografi Fvg: «C’è il reale pericolo che si possa fatturare solo dal 2021».

Un incontro urgente con il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, per presentare le specificità del proprio stato e chiedere interventi di sostegno economico mirati alla categoria, oltre a protocolli d’attività chiari.  Lo chiedono congiuntamente i fotografi artigiani di Confartigianato Fvg e Cna, che hanno appena inviato la lettera ai vertici della Regione.

Nei giorni in cui si scrive la parola «fine» per il lockdown di quasi tutte le attività, i fotografi fanno i conti con una situazione serissima che li sta penalizzando due volte: per i mancati introiti a seguito della modifica delle abitudini e per i mancati sostentamenti economici mirati alle esigenze della categoria.

«I fotografi, sebbene autorizzati a continuare l’attività, hanno visto un crollo del lavoro in quanto lo stesso è strettamente legato al contatto fisico con persone: si pensi all’annullamento delle cerimonie religiose – matrimoni, battesimi, comunioni – , degli eventi di spettacolo e fieristici, ai servizi in sala posa o all’esterno la cui richiesta è stata annullata dall’impossibilità delle persone di raggiungere gli studi fotografici ed anche per il rispetto della distanza sociale e degli assembramenti non si potranno fare i servizi fotografici di famiglia con nonni e nipoti», spiega il presidente della categoria fotografi di Confartigianato Fvg, Massimo Semeraro, che ha firmato la richiesta di incontro con Fedriga insieme al presidente dei fotografi Cna Fvg, Mauro Caffieri.

Il risultato di tale situazione è che gli studi fotografici «si ritrovano a zero fatturato», ma devono continuare a sostenere i costi fissi perché «non sono stati ricompresi nelle misure di sostegno previste per le attività sospese». Azzerati anche i fatturati dei negozi fotografici, per la mancata vendita di cornici, album, gadgets anche a causa dell’annullamento degli eventi scolastici per la chiusura delle scuole. Il rinvio degli appuntamenti sociali rischia di rimandare ogni possibilità di fatturato addirittura la 2021.

Con queste premesse i rappresentanti dei fotografi artigiani del Friuli Venezia Giulia sottoporranno al presidente Fedriga due richieste: misure eccezionali a sostegno del reddito; indicazioni precise circa lo svolgimento delle attività di fotografie.

Nel dettaglio, per ciò che ritiene il sostegno al reddito si chiede: finanziamenti a fondo perduto per la ripartenza, accesso al credito non legato al fatturato, sospensione degli adempimenti fiscali, credito di imposta/contributi a fondo perduto sugli affitti estesi alle categorie catastali.

Riguardo ai protocolli per lo svolgimento delle attività si chiede chiarezza riguardo: alla possibilità di recarsi al domicilio del cliente, ai servizi fotografici all’aperto o presso ditte committenti, alla possibilità di accogliere i clienti (anche congiunti/famiglie con nonni) presso le sale posa, nel rispetto delle misure anti-contagio.