Friuli DOC 2017: ben 134 mila euro dagli sponsor privati

ConferenzaSponsor_FriuliDocIMG_0191Udine, 27 luglio 2017. Supera il tetto dei 134 mila euro il valore dell’investimento dei partner di Friuli Doc che, per l’edizione 2017 raccoglie il consenso sia di sponsor privati sia di media locali. Per il quinto anno consecutivo la manifestazione, che tornerà a Udine dal 7 al 10 settembre 2017, è sostenuta da aziende private che mettono a disposizione contributi, servizi e prodotti. Gli importi superano i 53 mila euro, messi a disposizione da Latterie Friulane, Consorzio Montasio, Innovactors, Goccia di Carnia, CrediFriuli e Italpol, mentre il sostegno dei media partner si concretizza in servizi del valore di 80 mila euro forniti da Messaggero Veneto, Il Friuli, Telefriuli, Diario di Udine, Udinese TV, Radio Punto Zero.
«Anche in questa edizione puntiamo, con il fondamentale sostegno dei partner della manifestazione, che ringrazio – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –, a proporre un Friuli Doc che possa essere sempre più una vetrina delle eccellenze regionali. Il nostro impegno prosegue quindi in questa direzione, cercando di fare dei passi avanti anno dopo anno per arricchire l’evento con una gamma di proposte in grado di esprimere il meglio della cultura enogastronomica e artigianale della nostra regione».
Al fianco di Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo Fvg, Ersa, Camera di Commercio di Udine e Confartigianato, gli sponsor privati si confermano un alleato insostituibile per l’amministrazione che, grazie al loro contributo, copriranno parte delle spese di organizzazione e di promozione della manifestazione.
Nuovo ingresso tra le aziende sostenitrici il Consorzio del Montasio con oltre nove mila euro, mentre, per il secondo anno consecutivo, Latterie Friulane si accredita come main sponsor e mette a disposizione dodici mila euro. Tra gli sponsor storici si confermano Goccia di Carnia che, oltre al finanziamento di oltre sette mila euro, si occuperà della fornitura gratuita di bottigliette d’acqua per l’organizzazione dell’evento e un prezzo convenzionato sull’acquisto per tutti gli operatori di Friuli Doc, la banca cooperativa CrediFriuli, che garantisce un contributo di circa sette mila euro, e Italpol, che garantirà il servizio sicurezza grazie a un accordo di sponsorizzazione triennale della manifestazione, come già avviene per il Capodanno e la Notte Bianca, sempre per un valore di circa sette mila euro. Sul fronte delle nuove tecnologie, Innovactors ha in carico l’aggiornamento del sito e della app dedicati all’edizione 2017 della kermesse friulana per un valore di oltre otto mila euro.
All’evento sarà importante il contributo offerto dai Media Partner che faranno da cassa di risonanza a tutto il programma della manifestazione, presentando non solo l’offerta enogastronomica, ma anche i tanti appuntamenti e spettacoli previsti nel corso della 4 giorni udinese. Alla kermesse friulana i media selezionati garantiranno massima copertura online e offline con approfondimenti, contributi speciali, dirette web, tv e radio.
«Cinque anni fa Friuli Doc era finanziato esclusivamente da risorse pubbliche, – commenta Alessandro Venanzi, assessore alle Attività Produttive e Turistiche – ma in questo quinquennio siamo riusciti a creare un’attenzione particolare sull’evento cercando di coinvolgere dei partner privati attivi sul territorio,
compresi alcuni media locali. Friuli Doc è una manifestazione che dà pregio alla nostra regione e contribuire alla sua realizzazione è motivo di orgoglio. Abbiamo trovato realtà aziendali interessate a condividere un percorso di crescita dell’evento, per presentare al meglio le eccellenze del nostro territorio e offrire al pubblico un’esperienza enogastronomica e d’intrattenimento sempre più varia, ricercata e coinvolgente. In un periodo come questo – sottolinea l’assessore – in cui le risorse economiche sono circoscritte e i privati selezionano gli investimenti con particolare oculatezza, Friuli Doc trova nuovo slancio per trasformare Udine nella vetrina delle eccellenze di questa terra».