Friuli: ok alla legge per l’unione dei comuni montani

consigio regioanelLa quinta Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Roberto Marin (Pdl), ha approvato a maggioranza il disegno di legge sulle Unioni dei Comuni montani, con i voti favorevoli di Pdl, Ln e Udc, mentre si e’ astenuta l’Idv e hanno votato contro Pd e Sa. Per l’Aula, fa sapere un comunicato della Regione, saranno relatori di maggioranza Pedicini (Pdl), Picco (Ln) e Salvador (Udc); relatori di minoranza Agnola (Idv), Kocijancic (Sa) e Iacop (Pd). I lavori del pomeriggio erano ripresi con l’approvazione senza modifiche dell’articolo 17 (soppressione delle Comunita’ montane) che apre il Capo concernente la successione delle Unioni montane alle Comunita’ montane, stabilendo che la soppressione decorre dalla data di costituzione delle Unioni montane. Emendamenti accolti sia per l’articolo 18, che stabilisce i compiti dei commissari straordinari delle soppresse Comunita’ montane, sia per il successivo, che tratta il piano di subentro, organizzazione e gestione dei servizi. Cosi’, viene previsto che entro 45 giorni dall’entrata in vigore della legge siano nominati i nuovi commissari straordinari che provvederanno all’adozione di tutti gli atti di competenza e, a loro volta, cesseranno dalla carica dalla costituzione delle Unioni montane. Gli ultimi articoli riguardano le abrogazioni, le risorse finanziarie e l’entrata in vigore.

”L’impostazione del disegno di legge e lo strumento dell’Unione dei Comuni montani cosi’ come e’ stato proposto dalla Giunta regionale non ci soddisfa per diversi aspetti, in particolare quelli legati alla delimitazione territoriale e al trasferimento di alcune funzioni”. Lo ha spiegato il consigliere Idv, Enio Agnola, che si e’ astenuto sul voto finale. “Guardiamo invece con interesse, e infatti abbiamo votato a favore, all’emendamento che attiva il Piano dei Comuni di vallata – prosegue Agnola – che corrisponde a una delle condizioni che avevamo posto sul tavolo di approfondimento, e la cui approvazione origina il nostro atteggiamento di astensione. Abbiamo assunto in Commissione una posizione autonoma dal resto del centrosinistra – continua Agnola – in quanto abbiamo inteso aprire un credito nei confronti della maggioranza regionale, perche’ abbiamo intravisto nel percorso di questa norma l’inizio di una volonta’ di ammodernamento del sistema degli enti locali, a partire dai territori montani, che dovra’ essere trasferito al resto del territorio regionale”

”Con il disegno di legge oggi approvato si e’ dato un segnale forte e chiaro della volonta’ di rinnovamento, di semplificazione, di sburocratizzazione che guida le scelte del Governo della Regione”. Lo ha affermato, a proposito della legge sulle Unioni dei Comun Montani, l’assessore regionale alla Funzione pubblica Andrea Garlatti. ”Una riforma istituzionale vera – continua – che va nella direzione indicata dal presidente Tondo, destinata a migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini ed alle imprese del territorio montano, a ridurre gli oneri di funzionamento degli apparati pubblici ed a promuovere forme di aggregazione sovraccomunale, valorizzando il ruolo essenziale di presidio delle comunita’ svolto dai Comuni”. Secondo Garlatti il modello si puo’ estendere: ”Si volta pagina in montagna ed il nuovo modello adottato e’ pronto per essere esteso anche nel resto del Friuli Venezia Giulia con la costituzione di Unioni di Comuni e possibili fusioni, a tutto vantaggio della riduzione dei costi degli apparati e della piu’ efficiente e razionale gestione dei servizi”

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