Friuli: quote latte, sospendiamo i pagamenti

– “E’ necessario provvedere ad una sospensione dei pagamenti delle prossime annualità della rateizzazione del debito sulle quote latte, quantomeno fino a una stabilizzazione del mercato lattiero caseario.”  Anche l’assessore alle Risorse agricole, naturali e forestali del Friuli – Venezia Giulia Claudio Violino si esprime sull’annosa questione delle quote latte, dopo che in giornata odierna è stata approvato in Giunta Regionale un documento presentato dallo stesso Assessore.

La situazione delle quote latte continua ad essere difficile da districare, soprattutto in Italia, considerando che le posizioni pendenti delle aziende coinvolte sono molto diverse. La nuova norma emanata dallo stato italiano (la L. 33/2009, che all’art 8 si occupa proprio delle quote latte) traccia un percorso che in questo contesto è ancora incerto. Le diverse posizioni aziendali infatti, non hanno consentito al momento di azzerare il contenzioso tra imprese di produzione e la pubblica amministrazione, rendendo così meno certo l’avvio del percorso tracciato dalla citata norma.

“Il problema che si pone con l’applicazione di questa legge – continua Violino – è che le aziende chiamate ad effettuare il versamento della prima rata dovuta, sono numerose e in un momento di crisi come questo, che attraversa soprattutto il comparto agricolo e il mercato del latte nello specifico, rende il loro futuro incerto”. Inoltre, precisa ancora l’assessore, ci sono situazioni che possono apparire paradossali, considerando che “le aziende di casa nostra hanno grossi problemi in questa situazione, pur producendo un latte di indubbia qualità, mentre altri Paesi dell’Ue non sebrano rispettare le regole comunitarie in materia di sicurezza e qualità alimentare.”

“E’ bene che vengono accertate con correttezza le modalità di applicazione delle norme in materia di quote latte – ha concluso Violino – Ci impegniamo fin da subito ad aprire un confronto con il ministro Galan per intervenire in modo tempestivo per venire incontro alle esigenze dei produttori  e dare quanto più possibile certezze normative ad un settore strategico per l’agricoltura”

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