FVG-IRAN: SERRACCHIANI, NUOVI TRAFFICI DALL'IRAN AL PORTO DI TS

Roma, 25 gen – “Industria, infrastrutture, energia e scienza”:
in questi settori, principalmente, l’Iran – nelle parole del
presidente Hassan Rouhani – intende avviare “collaborazioni e
investimenti con l’Italia” ed oggi a Roma, nell’ampio ventaglio
di prospettive di cooperazione tra i due Paesi che la
recentissima fine delle sanzioni economiche nei confronti di
Teheran ha decretato, il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica
islamica hanno siglato tre specifici documenti di partnership in
campo infrastrutturale, espressamente dedicati ai traffici
portuali con lo scalo di Trieste, frutto della recente missione
istituzionale che la presidente della Regione Debora Serracchiani
ha svolto nelle scorse settimane nella capitale persiana.

“Siamo la prima Regione che oggi sottoscrive accordi con l’Iran,
di fronte ai presidenti Matteo Renzi e Hassan Rouhani”, ha
sottolineato oggi al Campidoglio la presidente Serracchiani a
conclusione della cerimonia di sottoscrizione dei documenti
ufficiali: “siamo l’unico porto, Trieste, che ha già in tasca un
accordo di gemellaggio con uno scalo iraniano, parallelamente ad
un memorandum con Iran Shipping Lines, che è interessata a
collocarsi in Europa e guarda con interesse al capoluogo
giuliano”.

Dunque, “un grande risultato, una grande soddisfazione”, ha
successivamente osservato Serracchiani, in quanto non solo
consolidiamo il ruolo del porto di Trieste nell’Alto Adriatico ma
“ci apriamo alla possibilità di sviluppare ulteriori traffici”.

La prima “dichiarazione congiunta” tra Friuli Venezia Giulia, con
la presidente Serracchiani, Autorità portuale di Trieste,
rappresenta dal commissario Zeno D’Agostino, e Iran Shipping
Lines/Irisl, con il suo presidente e amministratore delegato
Mohammad Saeidi, conferma (frutto delle riunioni avvenute a
Teheran a metà gennaio) che sarà avviato lo studio esplorativo
per valutare le possibilità di estendere i servizi marittimi di
linea iraniani al porto di Trieste utilizzando navi-madre o
“feeder”, con l’obiettivo, viene sottolineato nella
dichiarazione, “di consentire alle merci di raggiungere
l’entroterra europeo via Trieste”, rotta “che ha dato prova di
essere una soluzione economicamente vantaggiosa e fattibile”.

Viene inoltre dichiarato che i tre “attori” (Regione, Porto di
Trieste e Irisl) valuteranno la possibilità di porre in essere
vari servizi accessori e il rafforzamento della cooperazione,
attraverso lo scambio di conoscenza, per il miglioramento delle
attività portuali negli scali iraniani ma soprattutto saranno
analizzati i possibili sviluppi per nuove “attività logistiche
correlate alle opportunità offerte dai Punti Franchi del Porto di
Trieste.

Serracchiani, D’Agostino e il viceministro allo Sviluppo
infrastrutturale, Mohammad Saeednejad, hanno quindi siglato il
protocollo d’intesa trilaterale per la cooperazione tecnica e la
formazione specializzata nei settori della gestione della
sicurezza e della prevenzione degli incendi in ambito portuale,
lo scambio di informazioni e l’organizzazione di studi specifici
in materia, l’aggiornamento reciproco delle informazioni in
materia di sicurezza e prevenzione, la programmazione di
iniziative congiunte in Friuli Venezia Giulia e in Iran.

Sempre per quanto riguarda i traffici marittimi tra Golfo Persico
e Adriatico settentrionale, Serracchiani, D’Agostino e Saeednejad
hanno poi firmato il “memorandum of understanding” per
l’incremento degli scambi marittimi e commerciali tra Trieste e
Bandar Abbas, lo scalo iraniano situato sullo stretto di Hormuz,
con il transito di merci varie in colli e di contenitori, mentre
saranno anche attivate sinergie nei settori ambientale,
tecnologico e formativo.

Nel dettaglio, l’accordo si prefigge, tra l’altro, di avviare
nuovi progetti marittimi; la realizzazione di studi e ricerche
con scambio di informazioni sui servizi portuali, carico/scarico
merci, imbarco/sbarco dei passeggeri, stoccaggio delle merci; la
creazione di banche dati marittime Ict ed Edi (Electronic data
interchange); la messa a punto di progetti di sviluppo portuale,
tra cui infrastrutture marittime/portuali e studi di
marketing; infine, la cooperazione reciproca nel campo della
protezione dell’ambiente marino contro l’inquinamento causato
dalle navi.

Alla luce di questi accordi, “non escludo un’ulteriore presenza
del Friuli Venezia Giulia in Iran già nel corso del 2016 – ha
rimarcato la presidente della Regione – guardando comunque con
altrettanto interesse a sviluppi nei settori nelle
infrastrutture, della ricerca e della scienza con la Cina”.

“Da oggi siamo partner di un Paese con 80 milioni di abitanti,
ricco, che si deve aprire, che ha bisogno sia di importare che di
esportare merci e prodotti, per cui il porto di Trieste (che già
si trova sulla direttrice di traffico con la Turchia, si trova
ora ad essere a livello europeo, e non solo nazionale, lo scalo
più avvantaggiato per questo tipo di relazioni”, ha affermato il
commissario D’Agostino.

“Per il porto di Trieste tutto ciò si traduce nello studio con
Irisl di nuovi traffici, nella valutazione del potenziamento
delle linee esistenti con la Turchia, nell’analisi
dell’insediamento nel nostro porto di operatori iraniani, in
tutti i settori sui quali lo scalo lavora: siamo contentissimi,
portiamo a casa un ‘pezzo importante’ della nostra strategia
internazionale”, ha concluso D’Agostino.

Alla cerimonia erano presenti Giuseppe Bono, AD Fincantieri e
Gianpietro Benedetti, presidente e amministratore delegato Gruppo
Danieli; i ministri Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan, Federica
Guidi, Stefania Giannini, Maurizio Martina; il nuovo
rappresentante dell’Italia presso la Ue Carlo Calenda;
l’ambasciatore d’Italia in Iran Mauro Conciatori.
ARC/RM

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