Gemona, Commemorazione 6 maggio 1976. Le parole del Sindaco Roberto Revelant

Sarà una commemorazione silenziosa, mai vissuta prima, una situazione inedita che non ci saremmo immaginati di vivere a 44 anni dal sisma. La Comunità, sebben dalle proprie abitazioni, sarà unita nel ricordo dei 400 cari che hanno perso la vita in quel terribile sisma che sconvolse la nostra Città ed il Friuli intero, il cui prezzo pagato ha raggiunto le 1000 vittime.
Ringraziamo i nostri padri ed i nostri nonni, il Popolo friulano e tutti coloro che ci hanno donato aiuto con ogni mezzo in una straordinaria azione di solidarietà. Tra i grandi padri nobili dell’opera di ricostruzione del Friuli terremotato e soprattutto della nostra Città non possiamo dimenticare in questo giorno del Sindaco Ivano Benvenuti, dell’Assessore alla ricostruzione Salvatore Varisco e il commissario straordinario On. Giuseppe Zamberletti.

Da quella terrificante esperienza lungimiranti amministratori e politici hanno pianificato con successo la ricostruzione e lo sviluppo della nostra regione. L’appello che rivolgo a chi ha un ruolo di responsabilità oggi, è di avere altrettanto coraggio nelle scelte guardando al domani con l’obiettivo di ricostruire un Paese forte e strutturato, con l’orizzonte a 15/20 anni, e non limitandosi ad una sola risposta di breve periodo, che deve comunque arrivare.

C’è la necessità di scelte importanti, ricorrendo a strumenti derogatori per superare i pachidermici percorsi per far partire le opere pubbliche e garantendo poteri commissariali ai sindaci come avvenne ai tempi del sisma.
Servono azioni coraggiose, riponendo fiducia degli italiani e di chi ha voglia di fare.
Non dimentichiamoci mai l’insegnamento di quella tragica esperienza del 1976.