Gemona del Friuli: murales solidale per il terremoto in Italia centrale

ESXPer la prima volta il centro storico di Gemona del Friuli vedrà sorgere un grande murales (circa 100 metri quadri) che simboleggerà la solidarietà, ricostruzione e la rinascita, in un messaggio che, partendo dalla città friulana, l’Associazione Bravi ragazzi ha voluto rivolgere alle popolazioni dell’Italia centrale recentemente colpite dal sisma.

I lavori sulla grande parete del centro storico sono già iniziati e termineranno nei prossimi giorni. Vi lavorano due quotati artisti spagnoli, Cristian Blanxer, in arte Repo, e Victor Garcia. Numerose le iniziative collaterali, come i laboratori per bambini di sabato pomeriggio.
Si chiama ES_TRATTI il nuovo festival dei Bravi ragazzi, che dopo 10 anni di Elementi Sotterranei, a 40 anni dal ’76, hanno saputo rinnovarsi e guardare avanti con il lancio di un nuovo ciclo, ma anche oltre i confini regionali, con la dedica al recente terremoto.

Quest’anno, approfittando della ricorrenza del 40simo del terremoto, la manifestazione propone una riflessione sul tema della tragedia, degli eventi drammatici, ma soprattutto su come gli uomini e le comunità sono in grado di affrontarli. O meglio, su ciò che di positivo questi eventi mettono in moto nei momenti immediatamente successivi.

Innanzitutto attorno a una tragedia si sviluppa un sentimento di grande solidarietà. In Friuli ne siamo stati testimoni: da tutta l’Italia, anzi da tutto il mondo, le persone si sono mosse per aiutare le comunità colpite. In secondo luogo, nei momenti difficili, le persone si riuniscono insieme, per meglio fare fronte alla situazione, sia da un punto di vista pratico, che da un punto di vista psicologico. In terzo luogo l’accoglienza: come la popolazione friulana rimasta senza tetto è stata accolta nell’emergenza del post- terremoto, adesso essa si trova a sua volta nella condizione di poter accogliere persone che ne hanno bisogno.

Ma l’elemento più importante, quello che può fare la differenza, è la capacità di guardare al futuro con positività: in questo modo una tragedia può essere un motore per sviluppare valori e risorse fino a quel momento non emerse. La condizione di base, naturalmente, è la disponibilità a cooperare e a mettere da parte le differenze e gli attriti passati per poter costruire un futuro condiviso e positivo.

La manifestazione si svolge principalmente in via Patriarcadove sarà dipinta la parete di una palazzina. In questo modo l’associazione intende non solo di riqualificare luoghi periferici e degradati della città, ma anche di proporre opere che possano arricchire da un punto di vista artistico e culturale luoghi sensibili come il centro città.

L’opera di pittura della parete però sarà soltanto una parte della manifestazione; l’associazione ha infatti obiettivi ulteriori, che si concretizzeranno in una serie di attività parallele e in stretta relazione con l’opera.

Nelle nostre intenzioni, il processo della rinascita di Gemona e delle realtà vicine continua ancora oggi: la nostra associazione infatti è nata proponendosi di trasformare e riqualificare quegli angoli del paese che il processo di ricostruzione aveva trascurato. Oggi vorremmo proporre una riflessione ulteriore: portare all’attenzione dei giovani e della comunità l’importanza dell’associazionismo come momento di aggregazione, collaborazione, condivisione e accoglienza: questi sono i valori che hanno permesso di rendere il “modello Friuli” un modello vincente e che noi oggi riteniamo di dover trasmettere alla comunità e alle nuove generazioni.

Insieme alla diffusione della street art, infatti, la nostra associazione ritiene importante offrire ospitalità ed accoglienza ai writer nelle famiglie dei gemonesi; ciò in un’ottica di integrazione, di scambi di esperienze culturali e umane che non necessitano di cornici ufficiali, ma beneficiano della spontaneità e dell’intimità che solo un’ospitalità genuina può dare. Riteniamo inoltre un valore aggiunto poter coinvolgere e fare rete con le numerose altre realtà associative del territorio, collaborando per raggiungere obiettivi comuni.

In questo senso, riteniamo importante avvicinare i ragazzi all’importanza dell’associazionismo e dei suoi valori, come la legalità, la collaborazione e l’aggregazione giovanile. Nello specifico abbiamo coinvolto alcuni ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del gemonese attraverso l’associazione MeC, che con loro già gestisce il blog “Fuori dal comune”, per sensibilizzarli al corretto uso dei media e per evitare che i nuovi mezzi di comunicazione vengano usati in maniera errata (cyber-bullismo, etc…). I ragazzi seguiranno quindi da vicino lo svolgimento dell’evento e la realizzazione dell’opera per produrre un video-documentario che ne racconti lo sviluppo in tutte le sue fasi e aspetti.
Il Gruppo Fotografico Gemonese si occuperà della documentazione fotografica della realizzazione del progetto, fornendo ulteriore materiale necessario alla comunicazione e alla diffusione dell’evento.

L’associazione Macross di Monfalcone gestirà laboratori e workshop per iniziare i giovani del blog “Fuori dal comune” alla scoperta della street art e delle sue tecniche. Li supporteranno inoltre nella realizzazione del video-documentario.

L’evento inoltre vedrà la collaborazione di numerose altre associazioni che forniranno supporto logistico ,organizzativo e comunicativo: in primis la Pro Loco Pro Glemona; l’associazione Kantiere Misto; ONG CeVI; il Gruppo Special; associazione Cadmio.