Gemona: libri fra i pazienti dell’ospedale

libri per adolescentiUn libro per addolcire l’attesa, e spesso alleviare i pensieri di chi soffre: è il percorso prescelto dal progetto di carattere educativo, ‘Un libro per un sorriso’, che ha preso l’avvio oggi a Gemona, inaugurato al Presidio ospedaliero dall’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti. L’iniziativa è infatti dell’Azienda per l’assistenza sanitaria (Ass) n.3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli e del Comune di Gemona del Friuli, volta a sia favorire la cultura della lettura tra la popolazione, che ad aiutare i cittadini, i pazienti, gli accompagnatori a trascorrere in modo sereno, leggendo, i periodi di attesa in ospedale. Come ha spiegato Pier Paolo Benetollo, direttore generale dell’Ass n.3, chiunque frequenti il presidio ospedaliero di Gemona potrà prelevare dagli scaffali posizionati in alcuni punti della struttura, libri o riviste. Potrà leggerli sul posto, all’interno del complesso ospedaliero gemonese. Ma potrà anche portarseli via. E restituirli, dove li ha prelevati, oppure al punto informazioni degli ospedali di Gemona e di Tolmezzo, nei punti salute di Moggio, Pontebba, Tarvisio, o ancora in una qualsiasi delle biblioteche del Distretto del Gemonese-Canal del Ferro Valcanale. In modo da consentire ad altri di poter fruire del servizio, che si potrà arricchire anche con l’apporto di libri e riviste donati dai cittadini. Torrenti ha espresso il compiacimento della Regione per l’iniziativa, che tra l’altro, ha evidenziato, è stata attivata a ‘costo zero’. Infatti, le scaffalature e l’arredo degli angoli di lettura sono stati realizzati e posizionati con l’ausilio dei ragazzi e delle ragazze del servizio civile. “Si tratta – ha detto Torrenti – di un’idea interessante, che potrà essere esportata in altre strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia, concorrendo alla diffusione della lettura, e attraverso essa alla ulteriore crescita del livello culturale, e della partecipazione dei cittadini alla vita della comunità”. L’assessore si è poi soffermato a parlare della ricorrenza del quarantennale del terremoto, ricordando l’eccezionale esperienza della rinascita e della ricostruzione del Friuli terremotato, e di Gemona in particolare. Con lo stesso vigore, e la stessa tenacia, ha concluso, la gente del Gemonese e dell’intera area interessata ha saputo reagire allora alle grandi difficoltà del momento, come sa reagire oggi alla non facile situazione economica che interessa anche questa zona pedemontana.