Giornata della Memoria, a Udine verranno posizionate 10 pietre d’inciampo

La Giornata della Memoria ci dimostra ogni anno che le tragedie e le follie del Novecento sono capaci ancora oggi di commuovere e di spingerci a cercare un senso in quanto accaduto, ma anche, purtroppo, di rappresentare di nuovo, anche se sotto altra forma, una minaccia all’idea di libertà che spesso tendiamo a dare per scontata. 

Mantenere viva questa memoria, attraverso la testimonianza diretta o scritta di chi la storia l’ha vissuta in prima persona, è oggi il nostro compito affinché il virus dell’antisemitismo non riaffiori in un organismo sociale indebolito nel suo sistema immunitario. 

E il nostro sistema immunitario è tanto più forte quanto più le giovani generazioni sono in grado – con l’impegno e l’onestà intellettuale del mondo adulto – di mantenere un rapporto vivo e autentico con ciò che è stato, con le storie del loro coetanei di un secolo fa, con gli insegnamenti e i moniti che la storia ci offre.

Per questo, come Sindaco di Udine, una delle città che maggiormente hanno conosciuto l’assurdità della guerra e delle deportazioni di alcuni dei suoi figli migliori, ho sentito anche quest’anno il dovere di fare in modo che il programma relativo alla ricorrenza fosse reso vivo attraverso il racconto della loro vita, della loro umanità e del loro eroismo, e non solo della tragica fine cui sono andati incontro.

DOMENICA 19 GENNAIO verranno posizionate 10 PIETRE D’INCIAMPO

Con l’espressione di origine biblica di “Pietra d’inciampo” si fa riferimento alla posa di un sampietrino in ottone in memoria dei deportati nei campi di concentramento nazisti. L’installazione viene effettuata davanti all’abitazione dalla quale la persona fu prelevata e reca, oltre al nome e cognome, le date di nascita, deportazione e morte. Questa pratica nasce negli anni Novanta da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig.

Le pietre udinesi, dedicate alla memoria di due deportati razziali e otto deportati politici, verranno posate secondo il seguente calendario:

ore 9.00 BATTISACCO ONELIO (via Veneto 253, Cussignacco)

ore 9.20 JONA LEONE (via San Martino 28)

ore 9.40 BASANDELLA LUIGI (via Pozzuolo 16, Sant’Osvaldo)

ore 10.10 QUAIATTINI GIUSEPPE (via Bologna 27, Beivars)

ore 10.40 RIZZI SILVIO ( via Bergamo 11, Rizzi)

ore 11.00 DEGANUTTI CECILIA (via Girardini 5)

ore 11.20 CASTIGLIONE SILVANO (via Brenari 14)

ore 11.40 COSATTINI LUIGI (via Cairoli 4)

ore 12.00 BERGHINZ G.BATTISTA (via Carducci 2)

ore 12.20 MORPURGO ELIO (via Savorgnana 12)

a cura del Comune di Udine e  A.N.P.I. – Sezione di Udine

In occasione del Giorno della Memoria 2020, numerose sono le iniziative promosse dal Comune di Udine.

Mercoledì 15 gennaio, in Sala Ajace alle ore 17.30, si terrà la conferenza “Therezin: il ghetto “modello” di Eichmann”, a cura di Aned, con relatori Claudio Giachin, già docente di Storia e Filosofia del Liceo Classico Jacopo Stellini, e Fulvio Luzzi Conti, docente di storia e filosofia del Liceo Classico Europeo Uccellis. Per informazioni inviare una mail all’indirizzo [email protected] o chiamare ai seguenti numeri: tel. 0432 505505 – 0432 520675, cell. 3498673239.

Giovedì 16 gennaio, presso l’Aula Gusmani di Palazzo Antonini (Università degli Studi di Udine), alle ore 17.30 verrà presentato il volume “Di me si parlerà nelle tavolate”di Mario Tobino, con interventi di Isabella Tobino e le letture di Gianni Nistri. L’evento è curato dall’Associazione dei Toscani in Friuli. Per informazioni consultare il sito www.toscani.fvg.it, inviare una mail all’indirizzo [email protected] o chiamare lo 335 6052508.

Alla stessa ora (17.30), in via Manin presso la Sala Riunioni della Fondazione Friuli, l’Università Popolare di Udine presenta una conferenza dal titolo “Le pietre d’inciampo a Udine, ricordando i deportati del Friuli”. In qualità di relatori interverranno Anna Colombi, Gianpaolo Borghello, Tiziano Sguazzero e Gianni Ortis.

Domenica 19 gennaio si terrà la posa delle pietre d’inciampo a cura del Comune di Udine e A.N.P.I. – Sezione di Udine. Con l’espressione di origine biblica di “Pietra d’inciampo” si fa riferimento alla posa di un sampietrino in ottone in memoria dei deportati nei campi di concentramento nazisti. L’installazione viene effettuata davanti all’abitazione dalla quale la persona fu prelevata e reca, oltre al nome e cognome, le date di nascita, deportazione e morte. Questa pratica nasce negli anni Novanta da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig.

Le pietre udinesi, dedicate alla memoria di due deportati razziali e otto deportati politici, verranno posate a partire dalle ore 9.00 secondo il seguente itinerario: Battisacco Onelio (via Veneto 253 Cussignacco); ore 9.20 Jona Leone (via San Martino 28); ore 9.40 Basandella Luigi (via Pozzuolo 16, Sant’Osvaldo); ore 10.10 Quaiattini Giuseppe (via Bologna 27, Beivars); ore 10.40 Rizzi Silvio (via Bergamo 11, Rizzi); ore 11.00 Deganutti Cecilia (via Girardini 5); ore 11.20 Castiglione Silvano (via Brenari 14); ore 11.40 Cosattini Luigi (via Cairoli 4); ore 12.00 Berghinz G. Battista (via Carducci 2); ore 12.20 Morpurgo Elio (via Savorgnana 12).

Mercoledì 22 gennaio, presso Sala Ajace ore 17.30, è in programma una conferenza a cura di Aned dal titolo “Il doppio triangolo: ebrei e politici nei campi di lavoro forzato nazisti” durante la quale interverrà come relatrice Antonella Tiburzi, docente di Didattica della storia all’Università di Bolzano e dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, per spiegare come nella simbologia dei campi di concentramento nazisti il triangolo rosso invertito sovrapposto a un triangolo giallo indicasse un deportato politico-ebreo. Per informazioni inviare una mail all’indirizzo [email protected] o chiamare ai seguenti numeri: tel. 0432 505505 – 0432 520675, cell. 3498673239.

Giovedì 23 gennaio, presso il Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco, alle ore 18.00, sarà presentato al pubblico il volume di Valerio Marchi “I Luzzatto del Friuli – Una famiglia ebraica tra il Risorgimento e l’Unità”. Per l’occasione Paolo Medeossi racconterà il volume in dialogo con l’autore, a cui si aggiungeranno le letture di Alessandra Pergolesi e proiezioni di documentazione fotografica.

Nello stesso giorno, presso la Parrocchia S. Pio X (Via A. Mistruzzi 1), alle ore 20.30, Giorgio Linda, Presidente dell’Associazione Italia-Israele parlerà di “Shoah, verità e luoghi comuni”,Tiziana Menotti di “Therezin, il ghetto dei bambini e degli artisti”, mentre Elio Varutti affronterà il tema degli “Ebrei di Abbazia salvati a Palmanova”. L’evento è curato dal Circolo culturale della Parrocchia di S.Pio X in collaborazione con Aned.

Lunedì 27 gennaio, alTeatro Palamostre, dalle ore 8.30 alle ore 12.00, la Sezione Moderna della Biblioteca Civica “V. Joppi” presenta “Viaggio nella memoria “La Shoah nella letteratura, nell’arte e nell’architettura”. Durante la manifestazione interverrannoAngela Fabris, Romano Vecchiet, Silvia Bianco, Anna Colombi, Pietro Suber e gli studenti del Liceo “C. Percoto”, “J. Stellini” e dell’Istituto “A. Zanon”. Per informazioni consultare il sito www.sbhu.it/udine, scrivere a [email protected] o chiamare lo 0432 1272589.

Sempre lunedì 27 gennaio, al Teatro San Giorgio, alle ore 20.45 è in programma uno spettacolo teatrale prodotto da Archipelagos Teatroe dal titolo“Alle ore 20 precise” (monologo di Gioia D’Angelo). Si tratta di un racconto dedicato ad Antonino D’Angelo, Commissario di Pubblica Sicurezza, incarcerato come prigioniero politico e deportato nel 1944, all’interno di un carro bestiame, prima a Dachau e poi a Mauthunsen, da cui non ha fatto ritorno. L’evento è a cura dell’Associazione Circuito Palcofonico e l’ingresso è libero.

In ambito musicale, invece, l’appuntamento è per domenica 9 febbraio a Casa Cavazzini. Alle ore 11.00, all’interno del Festival Viktor Ulmann – VI edizione si terrà un “Concerto per duo pianoforte e voce” a cura dell’Associazione “Musica Libera”, in collaborazione con Comune di Udine e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Alla voce ci sarà Beatrice Palumbo, al pianoforte Gian Francesco Amoroso.

Infine, per la Giornata della Memoria 2020 saranno inaugurate due esposizioni che rimarranno aperte dal 26 gennaio all’8 marzo con ingresso libero. A Palazzo Morpurgo sarà possibile visitare “Pietre d’inciampo a Udine”, mostra promossa dai Civici Musei di Udine, a cura di Anna Colombi e Silvia Bianco e in collaborazione con ANPI e con il patrocinio di ANED, Associazione Italia-Israele, Istituto Friulano Movimento di Liberazione. Orari di apertura: venerdì dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Nell’atrio del primo piano di Palazzo D’Aronco, invece, sarà allestita l’esposizione “I Morpurgo. I discendenti degli ebrei di Maribor” promossa dal Center judovske culture dediscine Sinagoga Maribor con il patrocinio dell’Associazione Italia-Israele. Orario di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 8.45 alle 12.15; il lunedì anche dalle 15.15 alle 16.45.