Giornata Memoria: mostra a Palazzo Morpurgo

Helga bambina 2

I Civici Musei di Udine celebrano la Giornata della Memoria il prossimo 27 gennaio inaugurando alle 18.00 una nuova mostra alle Gallerie del Progetto a Palazzo Morpurgo: “Disegna ciò che vedi. Helga Weissova: da Terezin i disegni di una bambina” raccoglie la testimonianza documentaria del ghetto di Terezin, in forma di disegno, della pittrice Helga Weissova, qui internata poco dopo il suo dodicesimo compleanno.
Distribuita in esclusiva per l’Italia da Pro Forma Memoria, la mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 26 febbraio.
«Anche quest’anno in occasione della Giornata della Memoria cerchiamo di promuovere occasioni di profonda riflessione e dibattito per tutta la cittadinanza – afferma il Sindaco di Udine Furio Honsell -. La lezione di civiltà da trarre dalla Shoah è quella di trovare sempre il coraggio di avere torto apparentemente, cioè rispetto a quello che è il pensiero di una maggioranza passiva, di non lasciarsi omologare nella facilità semplicistica del giudizio superficiale, anche se amplificato dalla propaganda o dai social come oggi. Di fronte ai drammatici temi attuali della diversità e dei mutamenti demografici – spiega Honsell -, bisogna sedersi dalla parte delle minoranze. Oggi nessuno si commuove per i bimbi delle minoranze africane, siriane o thailandesi, come nessuno si commosse per quelli di Terezin, fino a quando non li vediamo giacere riversi sul bagnasciuga. E allora con ipocrisia, facciamo a gara nel sentirci giustamente commossi e scandalizzati, ci “sediamo dalla parte della ragione” ma forse avremmo dovuto non essere complici e “sederci dalla parte del torto”, per dirla con Brecht, prima che ciò avvenisse».

«Con questa mostra vogliamo dare voce alle vittime più fragili della Shoah – dichiara Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine – ai bambini che non ebbero mai la possibilità di diventare adulti o ebbero la loro vita segnata per sempre, come i bambini del ghetto di Terezin. Helga Weissova, all’epoca bambina, visse quella tragica esperienza raccontandola attraverso i suoi disegni, una lucida documentazione visiva e una denuncia delle ingiustizie e delle disumanità praticate lì e altrove dal regime Nazista. Ma la mostra ci parla anche della voglia di uno sguardo diverso e positivo che vale ancora oggi: un sogno di libertà e di giustizia che auguriamo soprattutto ai giovani di inseguire, come desiderava Helga».

Helga Weissova nasce a Praga nel 1929, nello stesso anno di Anne Frank. Con i genitori, di origine ebraica, viene internata nel ghetto di Terezin, dove rimane per quasi tre anni, per poi essere deportata ad Auschwitz, Freiburg e Mauthausen dove è liberata con la madre nel 1945.

Helga ha, fin da bambina, uno straordinario talento per il disegno e riesce a sopravvivere nel ghetto anche grazie alla sua abilità nel ritrarre scene di vita quotidiana. A differenza dei più noti disegni dei bambini di Terezin che, guidati dalla pittrice Friedl Dicker Brandeis, prediligevano soggetti legati alla loro vita prima della deportazione, Helga disegna da sola, ritraendo con grande efficacia la tragica realtà del ghetto.
“Disegna ciò che vedi” sono le parole di suo padre di fronte al disegno di un pupazzo di neve: era il dicembre 1941, poco dopo l’arrivo a Terezin. “Il pupazzo di neve sarebbe rimasto il mio ultimo disegno veramente infantile – dichiara Helga, oggi affermata pittrice a Praga -. Spinta dalle parole di mio padre mi sentii chiamata, da quel momento in poi, a rappresentare nei miei disegni la vita quotidiana del Ghetto.”

Disegna ciò che vedi. Helga Weissova: da Terezin i disegni di una bambina
28 gennaio – 26 febbraio 2017

Inaugurazione 27 gennaio 2017 ore 18
Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo
via Savorgnana, 12
orario di apertura al pubblico:
venerdì e sabato 16 –19
domenica 10.30-12.30, 16 –19
ingresso libero
www.civicimuseiudine.it