Giovani: Torrenti, più meritocrazia per arginare emigrazione

Trieste, 26 set – Si è concluso, oggi a Trieste, il convegno di
due giorni dal titolo “I giovani del Friuli Venezia Giulia e la
mobilità professionale” ospitato nel Palazzo della Regione e
organizzato da diverse associazioni per fare una riflessione sui
motivi che inducono gli under 30 a scegliere l’estero per la
propria affermazione lavorativa.

“Non è un tipo di emigrazione paragonabile a quella del XIX o XX
secolo – ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura,
Gianni Torrenti -, ma si tratta di un fenomeno oggettivamente
diverso”. Le sue ragioni vanno infatti ricercate anche tra le
peculiarità della società contemporanea, molto più aperta ai
trasferimenti di persone che spesso optano per l’estero anche per
questioni affettive o comunque non economiche.

Tuttavia, nel suo intervento di chiusura Torrenti ha rilevato che
la crisi iniziata dieci anni fa ha indubbiamente reso più vasto
il fenomeno di emigrazione dall’Italia. “La ripresa economica –
ha auspicato Torrenti – dovrebbe rallentare questo processo anche
perché sia lo Stato che la Regione Friuli Venezia Giulia hanno
messo in campo diverse misure a favore dello sviluppo e
dell’occupazione giovanile”.

L’intervento delle istituzioni è quindi necessario, ma per
l’assessore è necessario anche un cambio di mentalità all’interno
dell’imprenditoria italiana. Il tessuto industriale poggia
infatti su tante aziende a conduzione familiare, in cui il grado
di parentela e le amicizie personali contano più delle capacità
lavorative e della preparazione professionale.

“Dovrebbe quindi mutare l’assetto produttivo – ha detto Torrenti
– affinché la meritocrazia trovi una sua centralità. Non si
tratta solo dell’interesse dei giovani, ma sono in gioco anche la
competitività del Paese, lo sviluppo e la capacità di fare
innovazione”.
ARC/PV/ep

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