Giro d’Italia: Bini, tricolore delle Frecce è cartolina mondiale Fvg

Piancavallo, 18 ott – “Quando una manifestazione come il Giro
d’Italia dà spazio al Friuli Venezia Giulia promuovendolo in 167
Paesi del mondo, si capisce che abbiamo fatto centro perché non
sono molte le manifestazioni in grado di garantire una visibilità
così importante”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive con
delega al Turismo, Sergio Emidio Bini, a Piancavallo, al
traguardo della tappa numero 15 della “corsa rosa” che in
mattinata ha preso il via dalla base aerea di Rivolto.

L’esponente dell’esecutivo Fedriga, dopo aver partecipato alla
cerimonia di premiazione del vincitore della tappa, del leader
della corsa e delle varie maglie, ha espresso la sua
soddisfazione per la presenza in Friuli Venezia Giulia della
grande manifestazione ciclistica “una gara che ormai è diventata
di casa nella nostra regione. È questa una prova sicuramente tra
le più importanti al mondo sotto il profilo sportivo ma è anche
un grande volano per la promozione dei territori attraversati,
con il suo grande carico di entusiasmo e passione capace di
trasferire tanto agli spettatori a bordo strada quanto a coloro
che seguono gli atleti dalla tv”.

E proprio l’aspetto televisivo è stato quello sul quale si è
soffermato l’assessore regionale ricordando come le riprese siano
in grado di portare nelle case dei telespettatori di tutto il
modo degli spaccati e delle eccellenze del nostro territorio.
“Questa mattina dalla base di Rivolto – ha detto Bini – penso si
sia regalata ai telespettatori una inimitabile cartolina del
Friuli Venezia Giulia, con il tricolore “srotolato” dagli aerei
della pattuglia nazionale, orgoglio italiano e della nostra
regione. Ma anche la salita di Piancavallo è stata ricca di
suggestioni, con i colori dell’autunno che hanno dipinto la parte
finale della gara”.

Quanto al futuro, Bini fa sapere che la Regione è già al lavoro.
“Con Enzo Cainero, patron delle tappe in Friuli Venezia Giulia,
c’è sempre un dialogo aperto. Stante la situazione di emergenza
sanitaria, diventa difficile compiere delle programmazioni ma
partiamo da una posizione di vantaggio perché quando il Giro
d’Italia chiama, noi siamo sempre pronti a rispondere”.
ARC/AL/ep

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