Gorizia: associazione 47|04, storia e memoria come nuclei di riflessione

memobus (1)Storia e memoria, confini e identità sono i principali nuclei di riflessione su cui si soffermeranno i progetti didattici dell’Associazione Quarantasettezeroquattro di Gorizia. L’obiettivo è quello di costruire una rete d’iniziative correlate che facciano interagire riflessione storica, cittadinanza attiva e nuove strategie educative, utilizzando metodologie molteplici e innovative, che comprendono i linguaggi del cinema, del teatro, della fotografia, ma anche del fumetto e dei media digitali. L’innovazione nella didattica portata avanti da 47|04 è dunque funzionale a raccontare la Storia e le storie che si sono concentrate in questa terra di confine, che dalla sua eccezionalità geografica ha visto scaturire delle ricadute politiche peculiari. La giovane associazione – il presidente Alessandro Cattunar ha 31 anni – mantiene viva questa memoria anche nelle ultime generazioni e, grazie a questo approccio multimediale, intesse rapporti e scambi con diversi Paesi europei.

Dopo l’inaugurazione dell’Archivio multimediale e del Museo diffuso della memoria dell’area di confine (tra Gorizia e Nova Gorica) e l’ideazione di un’ampia offerta didattica attorno alle tante storie e memorie che hanno segnato il Novecento nella nostra regione, 47|04 nel 2015 coinvolgerà 200 studenti delle scuole medie e superiori delle province di Gorizia e Udine.

Fiori all’occhiello della proposta didattica sono certamente i progetti “Memobus” e “La guerra degli altri”, che permetteranno ai ragazzi di scoprire in modo attivo e laboratoriale vicende storiche che accomunano tutti i popoli europei e di viaggiare alla scoperta di luoghi e persone che di quei fatti sono stati protagonisti.

La terza edizione del progetto “Memobus”, promosso in collaborazione con la Provincia di Gorizia, prevede un viaggio – al contempo fisico e ideale – all’interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi. I partecipanti andranno in visita a Cracovia e ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau come momento centrale di un’esperienza formativa più ampia e articolata. Lezioni interattive, incontri con i testimoni – grazie alla collaborazione con l’ANED – e laboratori prepareranno la strada alla visita ai campi, ma anche al ghetto di Cracovia, al quartiere ebraico e al museo Schindler. Gli studenti saranno anche chiamati a“immaginare” e promuovere nuove modalità per mantenere e tramandare la memoria attraverso i linguaggi del teatro, del cinema e della fotografia: un ruolo centrale e cruciale per individuare i modi per raccontare alle generazioni future cos’è stata la Shoah.

Con il nuovo progetto “La guerra degli altri”, finanziato dalla Regione FVG, si avvierà invece una riflessione sull’importanza della pacifica convivenza fra le popolazioni europee, mettendo in contatto e a confronto giovani italiani, sloveni e ungheresi. Studenti europei che visiteranno assieme Gorizia, il San Michele, l’Hermada, Ragogna e Caporetto e si confronteranno poi sui diversi modi con cui la memoria della guerra è stata trasmessa nei diversi Paesi e nelle singole famiglie. Un percorso che si concluderà con un viaggio a Debrecen (Ungheria) e Ordaea (Romania) da dove provengono gli studenti partner del progetto e da cui, cent’anni fa, partirono molti soldati ungheresi diretti a Doberdò.

Questo approccio, che propone uno sguardo europeo attraverso l’approfondimento storico e la ricerca di nuove modalità di comunicazione, coinvolgerà anche studenti di dieci scuole medie della Carnia grazie al progetto “Cittadini del tempo” recentemente finanziato dalla Regione sui progetti speciali e promosso da 47|04 in collaborazione con la rete di scuole “Sbilf” dell’Alto Friuli.