Gorizia: teatro di figura, si parte il 12 dicembre con i Brutti anatroccoli

zorroAvventure e fiabe d’autore nel nuovo cartellone dei “Pomeriggi d’inverno” a Gorizia, la Stagione di Teatro di Figura che propone otto spettacoli d’autore. L’inaugurazione slitta a sabato 12 dicembre per l’annullamento dello spettacolo d’esordio, “L’anatra, la morte e il tulipano” (programmato fuori abbonamento) a causa dell’infortunio occorso alla protagonista, Federica Tardito. Info e rimborso del biglietto già acquistato presso CTA, tel 0481.537280 [email protected].
Si parte dunque sabato 12 dicembre, alle 16.30 con “I brutti anatroccoli”, la produzione di Unoteatro/Stilema di e con Silvano Antonelli, liberamente ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen. Una rilettura legata al momento di costruzione della propria identità, quando ci si confronta con modelli e stereotipi di efficienza e di “bellezza” rispetto ai quali è facile sentirsi a disagio. Pomeriggi d’inverno sarà di scena fino al 5 marzo 2016 al Kulturni Center Bratuz di Gorizia, per ritrovare i classici dell’infanzia e declinare il piacere dell’avventura nelle sue diverse sfumature: dal “Robinson Crusoe” di Defoe all’intramontabile “Zorro”, giustiziere mascherato, passando attraverso le scorribande di un bizzarro ladro di bestiame portate in scena da Gek Tessaro, le “Storie del buon Dio” narrate da Rilke, e la fiaba classica “La bella addormentata”, ripercorsa in un elegante gioco di linguaggi scenici. Sabato 16 gennaio, appuntamento con la prima nazionale di quello che si preannuncia come un vivacissimo evento scenico: “Z le avventure di Zorro” è la pièce portata in scena a due voci e quattro mani da Eudald Ferré&Luca Ronga, su testi di Jordi Jubany e Lluís Graells. Ispirato al film muto degli anni Venti “The Mark of Zorro” di Fred Niblo, lo spettacolo dimostra come la tradizione dei burattini possa ancora oggi misurarsi con i linguaggi contemporanei. Gli attori-burattinai portano a vista tutti i segreti dei burattini (in genere nascosti per tradizione dietro un telo o un teatrino), svelandone le tecniche senza perdere la magia del gioco burattinesco. I burattini escono dalle loro “gabbie” e il corpo dell’attore è assieme presenza scenica e nuova casa dei burattini.
Si prosegue, sabato 23 gennaio, con “Io sono un ladro di bestiame (felice)”, di e con Gek Tessaro. Una pièce dedicata alla magia del disegno che permette di parlare con tutti e raccontare a chiunque e ovunque. Alla fine che mi importa d’avere un cavallo vero? Posso disegnarlo, e dunque prendermi tutti i cavalli, che dico, tutte le mandrie che voglio e sentirmi così un ladro di bestiame, felice però.
Sabato 30 gennaio, ancora una pièce d’autore: “Storie del Buon Dio”, prodotto da Teatro Causa, è liberamente ispirato all’opera omonima di Rainer Maria Rilke, ed è affidato in scena a Laura Nardi e Amandio Pinheiro. Sfilano così i tredici racconti, incentrati sulla figura di Dio, scritti da Rilke nel 1899: storie “narrate ai grandi perché le ripetano ai bambini”. Fiabe, dunque, indirizzate a un “doppio pubblico”: ai bambini e ai grandi con animo di fanciullo. Sabato 13 febbraio il testimone passerà allo spettacolo di Teatro Distinto, “Verso casa”, scritto e diretto da Daniel Gol, Laura Marchegiani e Alessandro Nosotti. Un attore racconta, attraverso l’utilizzo di oggetti evocativi e fotografie custodite con cura, la vicenda di due personaggi anziani, teneri e comici, forse due nonni. Come bambini capricciosi si nascondono, fuggono, si infuriano, esagerano, si mettono alla prova, e soprattutto si divertono. Ma discordia ed egoismo conducono a un finale pieno di speranza per tutte le età della vita.
Sabato 20 febbraio appuntamento con la produzione CTA “Berta è scappata”, su testo di Fernando Marchiori, interpretata da Serena Di Blasio per adattamento drammaturgico e regia di Antonella Caruzzi. Lo spettacolo ci riporta a piccoli rituali domestici – filo conduttore dello spettacolo il gioco del “campanon” – ed evoca una storia di amicizia, di sentimenti, di solidarietà, in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest. Penultimo spettacolo, sabato 27 febbraio, nel segno di Daniel Defoe: “Robinson Crusoe. L’avventura” è la produzione di Teatro Pirata a cura di Simone Guerro, Silvano Fiordelmondo, Francesco Mattioni. La storia del giovane inglese Robinson Crusoe è un’avventura di coraggio e libertà per conquistare il sogno di una vita: essere un marinaio ed esplorare il mondo. Gran finale, sabato 5 marzo, con il grande classico di Charles Perrault, “La bella addormentata nel bosco”, nella trasposizione scenica per attore e marionette di Gino Balestrino. Muovendosi in uno spazio scenico di ambientazione medioevale, un narratore guida gli spettatori all’incontro con l’incantato mondo della fiaba. Narrata nelle sue linee classiche, l’antica fiaba rivive la sua poesia nel gioco elegante della varietà dei linguaggi, e nel rapporto che si instaura fra chi racconta e i suoi ascoltatori.
Promossa come sempre dal CTA – Centro di Teatro d’Animazione e Figure, la Stagione dei “Pomeriggi d’inverno” è realizzata in collaborazione con la Regione Fvg e il Ministero dei Beni Culturali, e inoltre con il Comune di Gorizia, la Fondazione Carigo e il Credito Cooperativo Cassa Rurale e Artigiana di Lucinico, Farra e Capriva.