Grado Giallo: anticipazioni e programma giovedì 29 settembre

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Dopo “il potere”, focus tematico del 2015, è la volta delle spie a fare da filo conduttore tra gli appuntamenti di “Grado Giallo” 2016, il festival letterario dedicato al genere giallo-noir che si apre con l’anteprima di domani, giovedì 29 settembre, sull’isola di Grado (Go).
La manifestazione, giunta alla sua nona edizione, proseguirà sino a domenica 2 ottobre, trasformando la rinomata località turistica del Friuli Venezia Giulia nella capitale del giallo, uno fra i generi letterari più amati dal pubblico di ogni età.

Archiviato, con soddisfazione, il successo di 12 mesi fa, il festival porterà ancora una volta sull’Isola del sole una ricca platea di autori, giornalisti e studiosi, coinvolgendo anche magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine. Tutti impegnati a indagare l’articolato e complesso rapporto tra le spie e i generi del mistero.

Sono in arrivo, dunque, quattro giorni (compresa l’anteprima di domani sera) costellati da numerosi appuntamenti, tra letture, incontri con gli autori, ospiti d’eccezione, spettacoli, cene con delitto e laboratori, che nascono anche da una fitta rete di collaborazioni tra gli organizzatori e le realtà del territorio.

In anteprima festival, dunque, giovedì 29 settembre al Cinema Cristallo: “Giallo e cinema”, introdotto da Mario de Luyk, che ammette come «col passare degli anni diviene sempre più…anche cinematografico».
«In ambito cinematografico fin dalla Golden Age del cinema classico americano – racconta de Luyk – si sviluppano i generi, tra cui primeggia il genere noir, comprendente a sua volta vari sottogeneri. Tra questi si colloca il genere “spie, spionaggio e servizi segreti”, che riscuote sempre grande successo commerciale per l’interesse che suscita nel pubblico. Del personaggio-spia attraggono vari fattori: l’ambiguità dovuta alla doppia personalità, la segretezza ed il mistero, il rischio, le capacità ed i poteri non comuni…basta pensare a 007!».
Alle 21 al Cinema Cristallo, dopo l’introduzione di de Luyk, storico creatore, grazie al collettivo della Cappella Underground, del cinema Ariston e del Teatro Miela di Trieste, sarà proiettato il film “Il Ponte delle Spie” (Bridge of Spies – 2015), diretto da Steven Spielberg, con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda. La pellicola narra la crisi degli U-2 tra USA e Urss durante la guerra fredda, quando Francis Gary Powers, pilota di un aereo-spia Lockheed U-2 fu abbattuto, catturato e condannato dai sovietici.
«Tra i film dedicati a spie realmente esistite – dichiara de Luyk -abbiamo scelto “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg (2015), interpretato da Tom Hanks e Mark Rylance. Vi si ricostruisce la vicenda del “nichelino cavo”, una monetina contenente microspie in linguaggio cifrato appartenente alle spie sovietiche operanti negli Stati Uniti ai tempi della “guerra fredda”, che portò alla cattura dell’agente segreto russo Abel a New York nel 1957. Ne seguirono il processo e la condanna malgrado l’appassionata difesa dell’avvocato Donovan suo difensore d’ufficio. Quando nel 1960 i sovietici catturarono il pilota americano Powers reo di aver pilotato un aereo-spia sui cieli russi, l’avvocato Donovan venne incaricato dall’intelligence americana di tentare una mediazione tesa allo scambio tra le due spie. Inoltre il premio Oscar 2016 è andato a Mark Rylance come miglior attore non protagonista».
A seguire anche la proiezione de “Il Terzo Uomo” (The Third Man, 1949), regia di Carol Reed, con Orson Welles, Joseph Cotten, Alida Valli, Trevor Howard, Bernard Lee e Paul Hoerbiger, sceneggiatura di Graham Greene. La guerra è da poco finita e lo scrittore canadese Holly Martins si reca a Vienna per andare a trovare l’amico Harry Lime, ma scopre che è deceduto. Holly comincia le indagini sulla morte dell’amico e scopre che al momento della morte c’era una terza persona.
«Tra i film romanzeschi dedicati a questo mondo segreto – continua de Luyk – abbiamo scelto il noir britannico “Il terzo uomo” di Carol Reed (1949), ispirato ad un romanzo di Graham Greene che ne è anche lo sceneggiatore, interpretato da Orson Welles, Joseph Cotten, Alida Valli e Trevor Howard, rimasto da allora nella storia del cinema come un grande classico del genere noir. Ambientato nella Vienna del secondo dopoguerra occupata dalle quattro potenze vincitrici e dalle loro polizie e servizi segreti, racconta della scomparsa e della ricerca di un personaggio misterioso ed inquietante avvalendosi dello stile inconfondibile del grande regista inglese Carol Reed. È stato premiato come miglior film al Festival di Cannes 1949 e ha ricevuto il premio Oscar per la miglior fotografia 1950».

Dopo il gustoso antipasto in programma giovedì sera, il festival sarà ufficialmente inaugurato venerdì 30 settembre, giornata ricchissima di appuntamenti.