Grandi Opere: Serracchiani, rapporto con Roma ripreso dopo anni

Udine, 12 ott – “Il rapporto con Roma e il rafforzamento delle
relazioni internazionali sono stati fondamentali per ridare
centralità al Friuli Venezia Giulia e avviare le grandi opere”.

Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani,
durante l’intervento che ha tenuto oggi pomeriggio nell’ambito
della Construction Conference in corso al Palamostre di Udine,
evento promosso da Civiltà di Cantiere con l’associazione
nazionale Costruttori edili (Ance) di Udine oltre a Camera di
Commercio, Confartigianato e Confindustria del capoluogo friulano.

“Fino a pochi anni fa i rapporti con Roma erano quasi inesistenti
– ha affermato la presidente – mentre oggi abbiamo una relazione
costante con il Governo e siamo tornati a sederci con
autorevolezza al tavolo della Conferenza delle Regioni. Sono
fattori determinanti per far arrivare nella nostra Regione quasi
3 miliardi di euro in 4 anni e sbloccare alcune opere
strategiche”.

Serracchiani ha fatto riferimento al finanziamento e allo sblocco
dei cantieri per la terza corsia, ma anche al polo intermodale di
Ronchi dei Legionari, previsto fin dal 1988 e avviato solo ora,
così come al rilancio della portualità, degli interporti e dei
collegamenti ferroviari.

Accanto a ciò, Serracchiani ha indicato come strategico “il
rafforzamento delle relazioni internazionali, in particolare con
il mondo che ci era già vicino, come i Balcani occidentali e
l’Europa centrale”. In quest’ambito, la presidente ha ricordato i
numerosi accordi bilaterali siglati tra i quali, in particolare
quello con la Baviera che ” ci ha consentito di implementare il
traffico dal porto di Trieste verso Monaco con cui stiamo
rafforzando le relazioni commerciali”.

Oltre al bacino internazionale storico di riferimento,
Serracchiani ha evidenziato le ricadute positive derivate da
altri due accordi, con l’Iran e con gli Stati Uniti, che hanno
aperto collaborazioni preziose rispettivamente nel settore
culturale e commerciale e in quello dello scambio di conoscenza
universitaria.

La competitività della Regione resta per Serracchiani fortemente
legata alla ricerca e alla capacità di trasferimento di
innovazione alle imprese.

“Da alcuni anni finalmente le nostre tre università e gli
istituiti di ricerca nazionali presenti sul nostro territorio
fanno rete tra loro”, ha osservato Serracchiani, ricordando
inoltre che, in tema di istruzione, “il Friuli Venezia Giulia è
l’unica regione che spende 30 milioni di euro all’anno contro la
lotta alla dispersione scolastica, consentendo a 4mila persone di
essere reinserite nel sistema di formazione”.

Da qui la riflessione su come immettere innovazione nelle imprese
e contrastare il fenomeno delle migrazioni all’estero dei giovani
più formati. “Abbiamo due possibilità – ha indicato Serracchiani
– che sono, da un lato creare incentivi per farli restare e,
dall’altro, superare un problema culturale della nostra società
che fatica troppo ad affidare ai giovani ruoli di responsabilità”.
ARC/SSA/fc

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