Gusti di Frontiera 2019. Tutto quello che troverete da mangiare e bene

Bumbaca Gorizia 27.09.2018 Gusti di Frontiera © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Spicca quest’anno la novità Borgo Africa a cui si affiancano ulteriori 18 Borghi geografici e tematici. Una passeggiata nelle tradizioni dei territori locali e strizza l’occhio anche l’innovazione, si potrà percorrere nella “Via dei Sapori” con i locali storici aperti e i loro prodotti enogastronomici d’eccellenza, nelle esclusive Piazza Vittoria, via Rastello e Piazza Cavour.
Addentrandosi in queste bellissime vie del centro storico di Gorizia si potranno degustare i vini pregiati del Collio, ma anche i vini orange della regione del Primorje e gustare piatti tipici come gli gnocchi di gries, gli gnocchi dolci, le minestre di fagioli, la jota, i brasati di carne, gli strudel e la tipica gubana goriziana. Confermato il “Borgo Mare”, presso il Mercato scoperto, con deliziose ricette a base di pesce: tempura di calamari, gamberi, merluzzo e acquadelle; pesce alla griglia ma anche molluschi e
crostacei.


Il “Borgo Pane, Pasta e Pizza”, nell’area pedonale di Corso Verdi, quest’anno ospiterà anche lo Gnocco Fritto, la specialità emiliana realizzata con pasta di pane, da gustare caldo e da farcire poi con salumi e formaggi. Ma anche pane, seelen, focacce e altri prodotti tipici tedeschi preparati con forno a legna. Una visita accurata è consigliata anche al Borgo Associazioni, in via Crispi e via Mazzini, che riserva i suoi stand a quelle associazioni territoriali che fanno della salvaguardia dei prodotti locali e della tipicità della tradizione culinaria il loro vessillo da sempre. E così dal Carso e dal Collio goriziano, ma anche dal Friuli e dall’Isontino, fino ad arrivare all’Istria, alla Sardegna e alla Toscana si potranno gustare quei prodotti che portano con sé la storia di un territorio e di genti che lo sanno valorizzare. Cinghiale con polenta, gnocchi con anatra dal Collio; prodotti derivati dall’allevamento di pecora Carsolina – in particolare del Monte Sabotino di Gorizia – razza autoctona del Carso isontino in via d’estinzione; il delizioso
frico friulano; la birra artigianale prodotta sull’altipiano carsico, abbinata a cibi semplici come il prosciutto cotto, i formaggi carsici, la salsiccia, il cotechino cotto nel pane e gli strucoli cotti; carne alla brace, lampredotto, affettati e formaggi misti, vino rosso dal comune toscano di Bucine; la Malvasia istriana, il terrano e il tartufo; per finire con il cioccolato artigianale isontino e le pala?inke, gli strudel e il liquore al terrano che sicuramente saranno apprezzati dai buongustai. In Piazza Cavour si potranno gustare bollicine, ostriche e sapori del Mar Mediterraneo, ma
anche carne alla griglia e fusi, frittate, capesante con tartufo della tradizione istriana.


Inoltre, torna l’Aperitivo di Gusti, fra Corso Italia, Corso Verdi, Via Diaz e Piazza Sant’Antonio, con speciali birre locali artigianali ma anche internazionali alla ciliegia, al mojito e al cioccolato; liquori, vini e spumanti, ma anche bevande naturali e analcoliche. Il Borgo Italia, il più ricco per numero di proposte con ben 53 stand che danno spazio alla variegata tradizione culinaria italiana, non tradirà le aspettative del pubblico di Gusti e si dipanerà fra Corso Italia, Via Diaz, via Garibaldi e via Mazzini. Alcune novità: dall’Emilia- Romagna la tradizione della pasta fresca fatta rigorosamente a mano; dal Veneto, precisamente sul limite della gronda lagunare in località Punta Sabbioni a Cavallino Treporti, da impianti di elicicoltura arrivano le chiocciole, ma da questa regione anche le frittole e i dolci al cucchiaio veneziani; dal Lazio i carciofi alla Giudia, i panini con salsiccia e broccoletti, con porchetta e gli arrosticini; da Bologna i famosi tortellini; dall’Abruzzo l’aglio di Sulmona. Tantissime in questo borgo, inoltre, le conferme come la mozzarella di bufala D.O.P dalla Campania e i dolci napoletani; dalla Puglia il pane di Altamura, la focaccia barese, i taralli scaldati e fatti a mano gusti vari, le olive, la burrata e il caciocavallo, la puccia salentina con il polpo, le bombette pugliesi – involtini di capocollo di suino con pecorino canestrato. E poi torna la Sicilia con i prodotti ittici sott’olio e l’hamburger di maialino nero dei Nebrodi (Presidio Slow Food), il filetto di tonno con caponata siciliana, la frittura di paranza, la stigghiola – budello di agnello cotto alla brace -, gli arancini, i cannoli e altri dolci tipici siciliani; ma anche la Liguria con le focacce tipiche genovesi, le torte salate, la farinata, il pesto genovese. La Toscana si presenterà con i suoi gustosissimi piatti di carne fiorentina, il vino Chianti, i formaggi pecorini stagionati sotto vinaccia, sotto foglie di noce, sotto foglie di castagno, sotto erba medica, sotto paglia, sotto cenere, ma anche la trippa alla fiorentina, la
ribollita, i crostini di fegatini. Ulteriore conferma l’offerta della gastronomia tipica valdostana con la somministrazione di patate fritte con raclette di fontina e tartufo accompagnati da birra artigianale del posto. E molto altro ancora, tanto quanto offre di specialità e genuinità il paese
Italia. Il Borgo Austria, in Piazza Battisti e via Petrarca, sarà un tripudio di wienerschnitzel, canederli, würstel, crauti, salsicce, goulasch di manzo, gulaschsuppe, spätzle, bretzel, strudel, krapfen, sachertorte, apfelstrudel, il tutto annaffiato da ottime birre spillate con maestria e provenienti da diverse regioni austriache, in una splendida atmosfera di festa simile
all’Oktoberfest e nel rispetto del Reinheitsgebot, la legge della purezza della birra. Il Borgo Europa centrale, situato in Piazza Vittoria e via Roma, conferma dei cavalli di battaglia di Gusti di Frontiera: il Kurtoskalacs, cannolo ungherese preparato in modo artigianale, considerato il dolce più antico dell’Ungheria, la cui preparazione avviene all’istante, garantendo così la freschezza del prodotto; le Holland Chips, patatine fritte olandesi tagliate e fritte al momento e servite in coni di carta; la birra ceca Kozel accompagnata da salsicce e würstel di prosciutto cotto alla brace; per finire con la Transilvania e i suoi Langosi, focaccia fritta con panna acida e formaggio. In Piazza Vittoria si potrà passeggiare per il Borgo Nord Europa, che con i suoi 42 stand fra Irlanda, Scozia, Galles, Gran Bretagna, Cornovaglia, ma anche Danimarca e Scandinavia porta con sé una ricca proposta delle migliori birre artigianali europee. Ma anche piatti a
base di filetto di trota e di salmone affumicato con pepe ed altre spezie accompagnati da omelette con patate dolci, patate con buccia in forno (al cartoccio) con crema di yogurt e erba cipollina; manzo stufato in Guinness, Irish pulled pork, spiedino di pecora in birra rossa, hamburger di angus irlandese; varietà di Smorrebrod danesi con gamberetti, roastbeef, sild
(aringa), salmone e formaggio stagionato. Confermato il London Bus, storico bus londinese (anno 1965) con il pub all’interno.
Il Borgo Slovenia e Balcani, situato in via De Gasperi e Piazza Municipio, è sicuramente il borgo per gli amanti della carne, propone infatti la migliore tradizione slovena, serba, ma anche greca, con spiedini, salsicce di cranio, pljeskavice, cevapcici, maialino e agnello allo spiedo, pannocchie abbrustolite e anche miele del carso sloveno, dolci fritti della Dalmazia
e pala?inke. Novità di quest’anno le chiocciole dal Prjmorje.
Continuando a passeggiare in Piazza Municipio ma anche in via Cadorna, Via Petrarca e via Boccaccio il viaggio approda a gusti più lontani con il Borgo Latino e Americano. Le cucine sono quelle messicane, con tacos, burritos, nachos; quelle argentine con la carne alla griglia; quelle brasiliane con churrasco, picanha, fejolada, pane di formaggio e bocadillos di
calamari fritti; quelle statunitensi con pulled pork, patatine fritte, panini vari con hamburger, hot dog, corn dog, fish and chips e burro di arachidi artigianale; quelle peruviane con empanadas, tamales, lomo saltado, papa rellena, alfajores, canchita, chips di banana e di camote; quelle messicane con tacos, burritos, nachos, chili con carne, jalapeno ripieno e fritto e quelle di tradizione spagnola con paella di pesce e pollo, patatas bravas, sangria e crema catalana. Si continua il viaggio nelle cucine di sapori lontani ed esotici con il Borgo Oriente, situato in Piazzetta Donatori di Sangue e via Boccaccio, dove oltre a gustare le migliori ricette della cucina indiana, tailandese, vietnamita e araba, si potranno trovare molti prodotti di
artigianato orientale: dall’abbigliamento in pregiata seta indiana alle bambole giapponesi Kokeshi in legno, risalenti al nord del Giappone e tutte dipinte a mano da abili artigiani; dalle statue di Buddha e della dea Kali ai prodotti naturali per il benessere del corpo quali gli olii essenziali, gli indumenti in lana di alpaca, i saponi artigianali e gli incensi tibetani e nepalesi. In questo borgo, inoltre, lo zafferano direttamente all’Afghanistan, considerato in questo paese l’oro nero, raccolto dai pistilli di questo fiore di montagna e la cucina israeliana che, presente dallo scorso anno a Gusti di Frontiera, ha riscosso grande successo proponendo il kebab cucinato seguendo i dettami della religione ebraica.
Il Borgo Francia, presso i Giardini Pubblici di Corso Verdi, porterà con sé non solo cibo ma anche accessori moda, tovaglie e saponi provenzali. Si potranno comunque gustare le moules (cozze) parigine accompagnate da birra Kronengourg o da vino francese e biscotti bretoni, cioccolato e confetture.

Sempre presso i Giardini Pubblici si potrà accedere al Borgo Street Food, il borgo fatto da chi del cibo di strada ha fatto la sua ragione di vita. Grande tradizione di somministrazione alimentare quindi, con ricette da diverse regioni italiane: cannoli siciliani, arrosticini abruzzesi, bombette pugliesi, frico friulano, specialità affumicate trentine, gnocco fritto emiliano, hamburger di Fassona piemontese, olive ascolane e molto altro ancora.
Non poteva mancare anche in questa edizione il Borgo Friuli Venezia Giulia, borgo dedicato a tutta la gustosa cucina locale e ai suoi prodotti tipici. Disposto in via Oberdan, via Boccaccio, Corso Verdi – altezza Mercato coperto – e via Garibaldi dà spazio a quelle aziende e attività alimentari che sfruttano le qualità di questo territorio: dai birrifici che grazie alle pure
acque delle Alpi carniche propongo le loro birre artigianali, ai vini biologici del Collio, ma anche la cipolla di Cavasso (presidio Slow food), il prosciutto di San Daniele, le polpette con sugo de Raza di Staranzano, i formaggi di malga dalla Val Tramontina, i triangolini di frico carnico, l’hamburger di Pezzata Rossa friulana – razza di origine meticcia nata da un incrocio avvenuto nel 1870 tra una vecchia razza locale detta Friulana, adibita più al lavoro che alla produzione di latte e di carne, e la razza Simmental pezzata rossa di origine Svizzera. Il miele del Carso e il succo di mele da antichi meleti delle Valli del Natisone. Torna anche in questa edizione l’acclamato Frico Stecco, posizionato nella top ten dei prodotti più apprezzati dal pubblico. Presente anche il “Mercato di Gusti”, destinato esclusivamente alla vendita di prodotti non alimentari, ma di rigorosa di fattura artigianale. Negli stand posizionati in via Rismondo e via Diaz le proposte andranno a soddisfare tutti i gusti sia per gli accessori personali che per l’arredo e gli articoli da regalo: accessori artigianali in argento, cotone e pietre dure da Tailandia e India; gioielli dell’antica tradizione orafa vicentina; unguenti, saponi vegetali, spezie dalla Francia ma anche dalla lontana Asia; calze biologiche, abiti in cotone, pashmine e pantofole fatte artigianalmente in Italia in cotone, canapa, lana, alpaca e foulard di fattura vegetale; la migliore tradizione artigiana di pelletteria dalle Marche; cuscini contenenti
vinaccioli di uva, semi di colza, noccioli di ciliegia, pula di farro, sale rosa, prodotti che attingo alla tradizione montana e rurale italiana per il benessere della persona; bigiotteria con pietre dure dal Perù, Messico e Brasile; monili in ambra naturale dell’ Ovest Europa per finire con
oggetti d’arredo e abbigliamento creati con l’utilizzo di diversi materiali di scarto per un approccio ecosostenibile.il miele del Carso e il succo di mele da antichi meleti delle Valli del Natisone. Torna anche
in questa edizione l’acclamato Frico Stecco, posizionato nella top ten dei prodotti più apprezzati dal pubblico.
Presente anche il “Mercato di Gusti”, destinato esclusivamente alla vendita di prodotti non alimentari, ma di rigorosa di fattura artigianale. Negli stand posizionati in via Rismondo e via Diaz le proposte andranno a soddisfare tutti i gusti sia per gli accessori personali che per l’arredo e gli articoli da regalo: accessori artigianali in argento, cotone e pietre dure da Tailandia e India; gioielli dell’antica tradizione orafa vicentina; unguenti, saponi vegetali, spezie dalla Francia ma anche dalla lontana Asia; calze biologiche, abiti in cotone, pashmine e pantofole fatte artigianalmente in Italia in cotone, canapa, lana, alpaca e foulard di fattura vegetale; la migliore tradizione artigiana di pelletteria dalle Marche; cuscini contenenti
vinaccioli di uva, semi di colza, noccioli di ciliegia, pula di farro, sale rosa, prodotti che attingo alla tradizione montana e rurale italiana per il benessere della persona; bigiotteria con pietre dure dal Perù, Messico e Brasile; monili in ambra naturale dell’ Ovest Europa per finire con
oggetti d’arredo e abbigliamento creati con l’utilizzo di diversi materiali di scarto per un approccio ecosostenibile.