I friulani nel mondo sono una grande risorsa

“Un lungo, forte filo ci lega tutti da Osoppo, dove siamo oggi, fino al Fogolar Furlan più lontano nel mondo, da cui battono i cuori dei nostri corregionali che mai hanno dimenticato il legame profondo con le proprie origini. Oggi più che mai dobbiamo essere ‘Custodi per il futuro’ perché la pandemia ci ha messo di fronte a una sfida grande, difficile sotto il profilo sociale, culturale ed economico, ma proprio per questo la gente friulana ha reagito e continuerà a reagire facendo leva sui valori che le sono propri: identità, coraggio, spirito di sacrificio e solidarietà”.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Finanze a margine della Convention annuale dei Friulani nel mondo dal titolo “Vuardians pal doman – Custodi per il futuro” in corso nel Teatro della Corte di Osoppo. Prima dell’avvio dell’assemblea da parte del presidente del sodalizio Loris Basso, Zilli ha preso parte all’inaugurazione della “Piazzetta dell’Emigrante” in via Sabina.
“Il Covid 19 ha condizionato tutti nel nostro quotidiano, nelle abitudini, ci ha tolto per troppo tempo il calore degli abbracci ma non la solidarietà, che i Fogolars hanno saputo rendere concreta anche e soprattutto nel periodo dell’emergenza sanitaria, inviando, come ha fatto per esempio il sodalizio di Hong Kong, donando mascherine e termometri alle società sportive della nostra regione”, ha ricordato Zilli. “L’Ente Friuli nel Mondo e tutti i friulani espatriati sono una grande risorsa che Regione Friuli Venezia Giulia è orgogliosa di sostenere perché capace di tramandare di generazione in generazione la nostra identità, il nostro essere friulani, le nostre belle tradizioni, che hanno ancora il profumo del fuoco acceso nelle sere d’inverno e il suono tranquillizzante e benaugurante del “mandi””.
“Oggi guardare al futuro significa – ha concluso Zilli – anche fare in modo che i nostri giovani, soprattutto in Friuli, continuino a parlare in marilenghe e siano messi nelle condizioni di trasmettere a loro volta valori, storia e tradizioni, per diventare custodi per il futuro”