Il commento della Presidente di Confindustria Udine sull’obbligo del Green Pass per lavorare

“Forse stiamo dando troppo spazio a una minoranza, trascurando la stragrande maggioranza che responsabilmente si è vaccinata o si sottopone al tampone”.

La presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, dopo l’introduzione del green pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, che è partita senza causare alcun blocco delle attività produttive – indipendentemente da chi sta sostenendo i costi dei tamponi per chi è sprovvisto di certificato verde -, commenta così la situazione.

“Siamo fiduciosi che si riuscirà a raggiungere il 90 per cento dei vaccinati. Questo è l’obiettivo importante. Intanto, nelle imprese del territorio, perchè è di queste che io parlo, – sottolinea la presidente dell’Associazioni degli Industriali della provincia di Udine – non si sono registrati problemi particolari. La percentuale dei collaboratori delle nostre aziende sprovvista di green pass è molto bassa e in ogni caso siamo riusciti a gestire questo tipo di problematica. Certo, qualche difficoltà, come è normale che sia, si è verificata, ma è stata affrontata con pragmatismo ed in modo efficace, come siamo abituati a fare. I nostri collaboratori, ancora una volta, sono stati assolutamente collaborativi e molti di loro oggi non nascondono più il grande fastidio per le strumentalizzazioni cui abbiamo assistito nelle ultime settimane. È una maggioranza silenziosa e altruista, che magari non fa notizia, come invece accade per una sparuta minoranza, che però fa un gran rumore”.

“Anche il porto di Trieste – rincara Anna Mareschi Danieli – sul quale si è concentrata l’attenzione mediatica dell’intero Paese e non soltanto, non si è mai fermato. Ma il messaggio che è passato, invece, è che lo scalo era pressoché paralizzato. Non è così. E questa cosa fa male a tutti. Nuoce al porto, alle imprese, ai lavoratori, all’intera comunità. Il porto di Trieste sta vivendo da un po’ di tempo una stagione di grande rilancio, che attira attenzioni e investimenti a livello mondiale. Questa pubblicità negativa era francamente evitabile e certo non giova”.

“E’ meglio concentrare l’attenzione sulla stragrande maggioranza di persone che si è vaccinata e continua a farlo – conclude la presidente – e che consente anche alla minoranza che non intende farlo di gridare e manifestare. La maggioranza silenziosa, sbeffeggiata sul web da chi grida, non ha voglia di urlare per suggellare la propria scelta civica e di buon senso. Ma è pur sempre stragrande maggioranza. È giunto il momento di lasciare ai complottisti e agli agitatori senza scrupoli tesi estreme, che ben presto purtroppo saranno sostituite da nuove elucubrazioni quando si parlerà di nuovi argomenti. Ogni pretesto, ormai lo abbiamo capito, sarà buono per fare confusione. Ma, per favore, almeno non diamogli più la soddisfazione dei riflettori”.