Il ricordo di Pasolini nel cimitero di Casarsa della Delizia

I versi commossi della poesia “Una luce” tratta da “Un’appendice a una religione”, poemetto struggente incentrato sulla forza e l’amore umile e arcaico della madre, hanno salutato nella mattinata del 2 novembre, nel cimitero di Casarsa, la breve e raccolta cerimonia con la quale il Comune di Casarsa e il Centro studi Pier Paolo Pasolini ogni anno rendono omaggio al loro figlio illustre nell’anniversario della sua tragica morte, avvenuta 46 anni fa, nella notte fra l’1 e il 2 novembre, all’Idroscalo di Ostia. 

“Perchè è bene ricordare Pasolini sempre attraverso le sue parole – ha affermato la sindaca Lavinia Clarotto – capaci di toccare la nostra anima. E per questo esorto tutti a vivere la ricorrenza come un’occasione per conoscere davvero Pasolini, magari attraverso una sua poesia, un libro, un film “. Le ha fatto eco la presidente del Centro studi Flavia Leonarduzzi “Dobbiamo fa sentire la sua voce per far capire quanto continua a essere vivo e attuale ciò che pensava”, ha detto, sottolineando poi il compito del Centro che è quello di “continuare a indagare e divulgare il pensiero di Pasolini e la sua poliedrica produzione”, come accadrà venerdì 5 e sabato 6 novembre, per esempio, attraverso l’annuale convegno di studi pasoliniano, incentrato quest’anno sull’influenza che ha avuto Gramsci sulla sua opera. “Parole che ci aiutano nel presente e per guardare al futuro”, ha aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Casarsa Fabio Cristante, ricordando la rassegna “Lusignis” al via oggi, che questo mese racconterà Pasolini a Casarsa nei luoghi in cui ha vissuto. 

Clarotto e Leonarduzzi hanno quindi deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Pasolini, situata accanto a quella dell’amatissima madre Susanna, stamattina ricoperte più di sempre di fiori e,lumini. Attorno a loro, commosso, un gruppo di cittadini e anche i rappresentanti di altre istituzioni: gli assessori di San Vito al Tagliamento Andrea Bruscia e di Valvasone Arzene Lucia Raffin e la consigliera regionale Chiara Dagiau