“Il sorriso del mondo”. La mostra delle foto di Alessandra Lodolo

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Sorrisi dall’Uzbekistan, dal Vietnam e dal Nepal, sorrisi soprattutto di donne e bambini, fermati in un attimo che racconta una forma di felicità. Si intitola “Il sorriso del mondo” la mostra fotografica che verrà inaugurata il 12 ottobre, alle 18.30, al Visionario di Udine e che, ad un anno dalla sua prematura scomparsa, proporrà una selezione degli scatti realizzati da Alessandra Lodolo nel corso dei suoi viaggi.
La mostra, curata dalla storica e critica dell’arte, Francesca Agostinelli, sarà presentata da Raffaele Conte, presidente della Camera Penale friulana. Alessandra Lodolo, infatti, è stata un’avvocatessa di successo: aveva aperto il suo studio a Udine nel 2002 e negli anni ha ricoperto anche incarichi civili come la vicepresidenza della Fondazione Morpurgo-Hoffman.

Ma la passione per il viaggio è sempre stata presente, anche prima che la sua carriera legale decollasse facendola apprezzare nell’ambiente dell’avvocatura udinese. Il suo primo viaggio, infatti, risale al 1988: anno in cui ha scoperto, in parallelo, la passione per la fotografia di viaggio. Una passione che l’ha portata a esplorare paesi diversi e lontani, tra cui Usa, Belize, Cuba, Messico, Guatemala, India, Oman, Tailandia, Israele e Giappone, la sua ultima meta.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Mediateca Mario Quargnolo del Visionario, Elleti e Way-Out, si concentra su una quindicina di scatti capaci di contenere tutta la passione di Alessandra Lodolo, racchiudendo contemporaneamente la sua personale e attenta visione del mondo. La mostra, infatti, è stata fortemente voluta dagli amici e colleghi, non solo per ricordare Alessandra, ma anche per testimoniare la sensibilità con cui ha guardato ai paesi che ha visitato, sapendone raccontare con delicatezza, dietro quei volti, anche le problematiche contemporanee. Proprio per riaffermare e dare continuità a quella sensibilità, gli scatti esposti verranno messi all’asta e i fondi devoluti all’associazione Friuli Mandi Nepal Namasté onlus, che lei stessa aveva già sostenuto.
“La mostra – spiega la curatrice -, propone, da ogni angolo del pianeta, una serie di volti che ruotano attorno al perimetro stretto della fotografia portando l’attimo lieve che il sorriso, a ogni latitudine e a ogni condizione, è capace di esprimere. Pur nell’apparente leggerezza del tema, la forza e alle volte la drammaticità che ogni scatto esprime rendono quella di Alessandra una fotografia dal forte carattere documentativo e dalla forte presa sul mondo. L’osservatore potrà cogliere, accanto al tema principale, quelli che sono argomenti correlati e che rendono ciascun “sorriso del mondo” territorio metaforico di stringente contemporaneità. La povertà, l’infanzia negata, la difficile sopravvivenza delle culture locali, la condizione femminile si rispecchiano nei molti volti sorridenti che si affacciano dalle pareti espositive”. “Nessun riferimento a una realtà “obiettiva”, scontata o funzionale alla celebrazione del luogo comune – commenta Conte -: Alessandra prende le distanze dall’oleografia di maniera, e restituisce al gesto fotografico un vigore nuovo pur immergendosi consapevolmente in temi noti. Immagine generata da se stessa, che trae non al panegirico del lamento ma a un senso di gioia senza pentimenti, impreziosito dall’abilità tecnica. È questo che ci spinge a osservare più e più volte i suoi scatti, trovandola ancora oggi dentro uno sguardo immoto, in un inconcluso agitarsi, nel cono d’ombra rischiarato dall’esplosione del sorriso”.