Immigrazione: Regione, collaborazione ma non esclusa ordinanza Sicilia

Trieste, 8 set – La Regione, esprimendo gratitudine per
l’attenzione posta al problema del confine orientale, prende atto
della decisione del ministro di procedere a un rafforzamento dei
controlli sulle frontiere per impedire il flusso di immigrati
irregolari. Però se questi ingressi dovessero continuare fino a
far diventare la situazione insostenibile non è da escludere che
tutte le Regioni che condividono la stessa visione politica sul
tema emanino un’ordinanza sul modello della Sicilia.

Questo il concetto espresso oggi a Trieste dal governatore della
Regione Friuli Venezia Giulia in occasione dell’incontro con il
ministro dell’Interno a cui hanno partecipato, tra gli altri,
anche il vicegovernatore e l’assessore regionale alla Sicurezza.

Il massimo vertice della Regione ha confermato l’assoluta
indisponibilità dell’Amministrazione di discutere sulla
ridistribuzione sul territorio degli immigrati, in quanto la
priorità deve essere quella di evitare l’ingresso degli stessi
immigrati irregolari attraverso i confini con la Slovenia. A tal
riguardo è stata sottoposta al ministro la richiesta, per il
momento non accolta, di chiusura dei cosiddetti valichi minori.

D’altro canto, il più alto rappresentante della Giunta regionale
ha recepito con favore la disponibilità del ministro di
implementare la presenza di Forze dell’ordine per il controllo
delle frontiere, mentre è stata ricordata la necessità di
alleggerire il numero degli immigrati irregolari attualmente
ospitati in regione, il cui numero supera di 900 unità quello
dell’anno scorso.

Inoltre, per quel che riguarda la quarantena, è stato riaffermato
il principio per cui, una volta terminato il periodo di
isolamento nelle strutture dotate di tutte le adeguate misure di
sicurezza, gli immigrati irregolari dovranno essere trasferiti
dal Friuli Venezia Giulia.

Infine, la Regione ha rinnovato la disponibilità a collaborare
con lo Stato fornendo la tecnologia della Protezione civile Fvg
per il monitoraggio dei confini.
ARC/GG

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