Immigrazione: Torrenti, accoglienza diffusa riduce migranti in città

Trieste, 21 ago – “I Comuni maggiori devono portare dentro
l’Anci FVG il problema di un equilibrio nella distribuzione dei
migranti sul territorio. L’Associazione dei Comuni è il luogo
proprio per confrontarsi e affrontare la questione, coinvolgendo
e convincendo i molti Comuni più piccoli che non accolgono
neppure minimi contingenti di migranti. Una collaborazione vera
da parte di questi Comuni darebbe un grande sollievo alle città
maggiori”. Questa la posizione dell’assessore regionale
all’Immigrazione, Gianni Torrenti, a fronte dell’iniziativa del
sindaco di Gorizia nei confronti dei colleghi delle città
maggiori della regione, sulla questione dei migranti.

L’ipotesi di creazione di sottocommissioni per la valutazione
delle domande d’asilo, quale strumento per contenere la presenza
di migranti nei capoluoghi, secondo Torrenti “non porterebbe ad
alcun risultato nella riduzione del numero di migranti nei comuni
capoluogo”.

Come ha spiegato Torrenti i “grandi centri devono coniugare una
presenza percentualmente corretta di migranti, misurata sulla
base delle loro dimensioni, con l’affluenza dovuta alla presenza
di prefetture e questure, che sono punti di riferimento obbligati
per i richiedenti asilo. Importante è mantenere questo
equilibrio, e più volte la Regione si è attivata con il Governo a
questo fine, per chiedere e ottenere che contingenti di migranti
fossero trasferiti in altre regioni. Senza questi interventi i
numeri sarebbero ben diversi”.

Per quanto concerne le attività socialmente utili in cui
potrebbero essere impiegati i migranti, Torrenti ha sottolineato
che “in parecchi piccoli comuni sono già partiti numerosi
progetti, mentre per i capoluoghi prenderanno il via a breve,
posto che in particolare Gorizia ha finora manifestato
disinteresse verso queste opportunità”.

Inoltre, l’assessore ha ricordato che, “rispetto ai 12mila
migranti giunti in Friuli Venezia Giulia, lo scorso anno meno di
duemila sono rimasti in regione. Città come Gorizia hanno un
problema maggiore di altre località, ma va riconosciuto che senza
la ‘solidarietà’ degli altri Comuni italiani oggi nel capoluogo
isontino il numero di migranti sarebbe decisamente maggiore”.

“Rispetto al ruolo del Friuli Venezia Giulia nell’ambito della
nuova strategia di gestione del fenomeno migratorio in Italia –
ha concluso Torrenti – ascolteremo con interesse e attenzione il
ministro Minniti e gli esporremo ancora meglio le nostre
specificità”.
ARC/MA

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