Immigrazione: via al piano 2015 in Friuli “Integrazione con la lingua e il lavoro”

PROFUGHI-AFGANI  Su proposta dell’assessore regionale alla Cultura, allo Sport e alla Solidarietà Gianni Torrenti, la Giunta del Friuli Venezia Giulia ha approvato, in via preliminare, la proposta del “Programma Immigrazione 2015”.

Il Documento, che si pone in continuità con quanto realizzato nel corso del 2014 e con le iniziative previste dal Programma stralcio, definito di recente, prevede complessivamente 16 azioni, articolate in sette ambiti d’intervento, finalizzate a sostenere, in accordo con le Prefetture, gli Enti locali che si rendono disponibili a dare ospitalità a persone richiedenti protezione internazionale, in una logica di accoglienza diffusa.

Gli ambiti di intervento previsti riguardano Istruzione e Formazione, Casa, Socio-sanitario, Servizi territoriali, Protezione sociale, Protezione internazionale, Indagini e Ricerche.

Più nel dettaglio si prevede di realizzare nella prima macroarea azioni rivolte all’integrazione scolastica degli allievi stranieri, alla formazione/alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana da parte degli adulti e dei minori, alla diffusione della conoscenza di base della cultura e dell’educazione civica italiana, al sostegno/formazione del personale scolastico.

Per l’ambito Casa, azioni finalizzate ad intervenire in situazioni di emergenza abitativa, mediante l’offerta di servizi di ospitalità temporanea, ricerca di alloggi, promozione delle corrette regole dell’abitare, erogazione di microprestiti.

Nel settore Socio-sanitario iniziative di mediazione linguistica, per facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini migranti.

Nell’ambito dei Servizi territoriali si vuol promuovere la realizzazione dei cosiddetti Piani territoriali, con l’obiettivo generale di sostenere percorsi di inclusione sociale delle persone straniere, sviluppando le attuali reti di servizi.

Previste anche iniziative di protezione sociale per assistere e favorire l’integrazione delle vittime di violenza nonché azioni di protezione internazionale per i richiedenti asilo.

Saranno infine svolte indagini e ricerche sulle presenze sul territorio ed effettuati monitoraggi sulle attività svolte.

Le diverse iniziative saranno attuate tramite bandi e convenzioni, cogliendo anche le opportunità offerte dalle risorse comunitarie. Complessivamente si prevede una spesa di 2.271.000,00 euro.