Inaugurata la fiera dei vini regionale a Buttrio

BLUEFOTO   9749

Al via la 83^ edizione della Fiera dei vini di Buttrio con l’ufficiale taglio del nastro oggi sabato 6 giugno presso la splendida Villa di Toppo Florio.

A fare gli onori di casa il sindaco di Buttrio Giorgio Sincerotto e la Presidente di Pro Loco Buri Raffaella Canciani insieme a Mario Busso il curatore nazionale della guida Vinibuoni d’Italia del Touring, che di fatto ha decretato la nomina di Buttrio a capitale nazionale dei vini autoctoni facendo convergere nella città friulana, non solo la migliore produzione di vino da vitigni autoctoni del Friuli Venezia Giulia, ma anche la migliore di tutta la Penisola Italiana.
Il primo pensiero è andato ai 250 volontari della Pro Loco Buri che con grande generosità d’animo contribuiscono fattivamente e con passione alla buona riuscita della manifestazione. A loro è andato il ringraziamento della presidente di Pro Loco Buri Raffaella Canciani e del Sindaco di Buttrio Giorgio Sincerotto.
Nel suo intervento introduttivo Sincerotto ha sottolineato il coraggio e la lungimiranza degli organizzatori nel promuovere la specificità della Fiera regionale dei vini di Buttrio quale fiera dedicata ai vini autoctoni. “Una conferma della validità della scelta effettuata 5 anni fa’ che ha portato Buttrio ad essere definita oggi Capitale nazionale dei vini autoctoni e a cui sarà dedicata una vetrina particolare a EXPO 2015 il prossimo 15 luglio, nell’ambito dei programmi gestiti da ERSA. Questo nonostante con rammarico constatiamo che di fatto Buttrio e la sua storica fiera non siano state considerate nell’ambito delle iniziative Aria di Friuli Venezia Giulia realizzate per promuovere la nostra Regione in occasione di EXPO 2015.” Il Sindaco di Buttrio ha tenuto inoltre a sottolineare come la scelta di promuovere i vini autoctoni non sia di fatto da contrappore alla scelta di una DOC unica Friuli. “Per crescere sui mercati è necessario promuovere la produzione vitivinicola sotto una unica Doc, lavorando in modo sinergico tra i vari territori, preservandone la specificità degli stessi. La Fiera di Buttrio è in linea con questo idea”.

Sulla indispensabile necessità di muovere gli sforzi di promozione attorno a un’unica DOC Friuli è ritornato anche l’assessore regionale all’agricoltura Cristiano Shaurli. “ Oggi nella nostra regione 10.000 ettari sono vitati a glera/prosecco e pinot grigio. La scelta di un’unica Doc Friuli non vuol dire uniformare la nostra produzione ai gusti internazionali. Puntare sui vitigni internazionali non è un errore anche perché le caratteristiche tipiche del territorio vengono inevitabilmente trasmesse al prodotto finale. Dobbiamo altresì riscoprire il territorio e promuoverne le specificità. Per questo va tutto il nostro apprezzamento alla scelta fatta dalla Fiera di Buttrio verso i vini autoctoni. I vitigni autoctoni friulani come per esempio il Refosco o il Verduzzo sono dei veri e propri esempi culturali. Ma abbiamo anche un’altra specificità da difendere.Oggi il 2,5% della produzione vitivinicola nazionale è FVG, il 10% degli enologi è friulano, i laureati in enologia dall’Università di Udine sono i maggiormente riconosciuti e valorizzati nell’aziende. Abbiamo una capacità formativa nel settore enologico e agroalimentare che in Italia è senza eguali. Finalmente oggi viene riconosciuta la multidisciplinarietà dell’agricoltura e della vitivinicoltura che unisce a se un’importanza turistica, paesaggistica e infrastrutturale. E’ quindi necessario porre in modo sinergico e condiviso la giusta attenzione all’intera filiera, dal territorio alla peculiarità dei prodotti contro ogni massificazione dei gusti, per poter valorizzare la qualità, le prerogative del patrimonio vitivinicolo e agroalimentare regionale”. Concorde sulla promozione della Doc unica Friuli anche l’assesore della Provincia di Udine Barberio che ha elogiato parimenti l’iniziativa della Fiera regionale dei Vini di Buttrio nel preservare attraverso la promozione dei vini autoctoni, la specificità del territorio.
Nell’ambito della cerimonia di inaugurazione si è tenuta anche la premiazione da parte di Vinibuoni d’Italia e di Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, di tre giovani protagonisti dell’impresa vitivinicola del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di Matteo Livon, Matej Skerlj e Kristian Keber “tutti animati da una passione e un entusiamso fuori dal comune, tecnicamente assai preparati, capaci di trasformare le uve in irriproducibili emozioni” recita la menzione di Vinibuoni d’Italia che dedicherà un approfondimento al tema dei giovani imprenditori agricoli nell’edizione del 2017 della Guida. Sono in crescita infatti in Italia i giovani produttori di vino, secondo quanto diffuso dall’Associazione giovani imprenditori della Confederazione italiana agricoltori e Nomisma Wine Monitor. “Sono circa 24.000 i giovani produttori di vino italiani e le aziende di questi giovani crescono proporzionalmente il doppio delle aziende “senior” con la metà del credito, perché usano la rete e i social media per promuovere le loro bottiglie dentro e fuori i confini nazionali e studiano marketing” ha affermato Mario Busso di Vinibuoni d’Italia. Questi nuovi produttori di vino stanno favorendo un ricambio generazionale che nel nostro Paese stenta a decollare e segna il passo anche in Europa dove solo il 7,5% dei produttori ha meno di 35 anni. Quindi, nonostante oggi l’Italia vanti primati da record nel comparto (è il secondo Paese produttore e il primo Paese esportatore in volume al mondo) e conti circa 450.000 aziende, di cui 384.000 con vite e 63.000 aziende vinificatrici, solo il 3-4% dei titolari d’impresa ha un’età inferiore ai 40 anni.”

La 83a Fiera Regionale dei Vini a Buttrio è in programma il 6-7 e il 13-14 giugno. Molti gli eventi culturali e i momenti di spettacolo che animeranno i due week end di giugno. Dalle degustazioni, agli incontri a metà tra spettacolo e meditazione filosofica, alle riflessioni tra vino, paesaggio e territorio, alla musica, ai giochi di una volta, ai racconti: un programma che vuole soddisfare tutti, esperti, winelovers, famiglie e bambini.