Inaugurati lo studio medico per poveri e la casa del volontariato

Inaugurati stamane lo studio medico solidale per i poveri e la casa comunale del volontariato. Il nuovo polo sociale e sanitario è ospitato nei prefabbricati di via San Quirino. Lo studio medico fornirà visite specialistiche ai circa 3500 indigenti seguiti dai servizi sociali del Comune, tenute da 14 tra i migliori ex primari e medici in pensione del territorio. La casa del volontariato dà una sede a 11 associazioni socio sanitarie che assistono circa 11 mila tra malati e svantaggiati.

Un progetto di squadra tra amministrazione comunale, medici, Fondazione Bcc pordenonese, di cui “il Comune è capofila, realizzato superando ostacoli e burocrazia” ha sottolineato il sindaco Alessandro Ciriani inaugurando la struttura. “Il nostro è un territorio che nel complesso sta bene ma ci sono anche qui sacche di povertà e bisogno che non fanno rumore, ma esistono. Il grado di civiltà di un territorio si misura, ancor più che dal numero di sportelli bancari e negozi, pur importanti, dalla capacità di dare risposte come queste a chi è in difficoltà.

Allo stesso tempo restituiamo alla città un immobile che stava decadendo assegnandolo alla sua funzione naturale” (il prefabbricato prima della dismissione accoglieva i servizi sociali del Comune, ndr). Ciriani ha anche elogiato il ruolo delle associazioni di volontariato e dei medici volontari che “mettono a disposizione il loro tempo e la loro professionalità. Le persone in stato di bisogno possono usufruire di uno studio medico di altissimo livello, non un consultorio.

Abbiamo dato concretezza ai concetti di solidarietà e generosità – ha aggiunto – che spesso rimangono confinati in convegni, tavole rotonde e documenti”. Ciriani ha concluso ringraziando la ditta Rocandin che, pur colpita dall’incendio, ha comunque offerto il rinfresco.

Tanta la gente all’apertura del centro tra componenti delle associazioni (tra cui i medici clown che regalano un sorriso ai piccoli pazienti) e i medici volontari presenti in camice bianco. “Questa è una festa del volontariato e questa casa, lo voglio ricordare, è messa disposizione dal Comune” ha rimarcato l’assessore alle politiche sociali Eligio Grizzo che ha ringraziato una ad una associazioni, medici e tutti coloro che hanno lavorato al progetto. A prendere la parola anche il presidente della Fondazione Bcc, Giancarlo Zanchetta, che ha finanziato l’iniziativa (“Siamo stati una squadra e abbiamo vinto – ha detto – e vanno ringraziati anche coloro che hanno donato macchinari e mobili”) e il presidente dell’ordine dei medici, Guido Lucchini, che ha ribadito che “lo studio medico faceva parte del programma dell’ordine”. Ad intervenire anche il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, che ha ringraziato il Comune e i medici “per questa struttura a disposizione degli ultimi”.

 

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Inaugurati lo studio medico per poveri e la casa del volontariato

Inaugurati stamane lo studio medico solidale per i poveri e la casa comunale del volontariato. Il nuovo polo sociale e sanitario è ospitato nei prefabbricati di via San Quirino. Lo studio medico fornirà visite specialistiche ai circa 3500 indigenti seguiti dai servizi sociali del Comune, tenute da 14 tra i migliori ex primari e medici in pensione del territorio. La casa del volontariato dà una sede a 11 associazioni socio sanitarie che assistono circa 11 mila tra malati e svantaggiati.

Un progetto di squadra tra amministrazione comunale, medici, Fondazione Bcc pordenonese, di cui “il Comune è capofila, realizzato superando ostacoli e burocrazia” ha sottolineato il sindaco Alessandro Ciriani inaugurando la struttura. “Il nostro è un territorio che nel complesso sta bene ma ci sono anche qui sacche di povertà e bisogno che non fanno rumore, ma esistono. Il grado di civiltà di un territorio si misura, ancor più che dal numero di sportelli bancari e negozi, pur importanti, dalla capacità di dare risposte come queste a chi è in difficoltà.

Allo stesso tempo restituiamo alla città un immobile che stava decadendo assegnandolo alla sua funzione naturale” (il prefabbricato prima della dismissione accoglieva i servizi sociali del Comune, ndr). Ciriani ha anche elogiato il ruolo delle associazioni di volontariato e dei medici volontari che “mettono a disposizione il loro tempo e la loro professionalità. Le persone in stato di bisogno possono usufruire di uno studio medico di altissimo livello, non un consultorio.

Abbiamo dato concretezza ai concetti di solidarietà e generosità – ha aggiunto – che spesso rimangono confinati in convegni, tavole rotonde e documenti”. Ciriani ha concluso ringraziando la ditta Rocandin che, pur colpita dall’incendio, ha comunque offerto il rinfresco.

Tanta la gente all’apertura del centro tra componenti delle associazioni (tra cui i medici clown che regalano un sorriso ai piccoli pazienti) e i medici volontari presenti in camice bianco. “Questa è una festa del volontariato e questa casa, lo voglio ricordare, è messa disposizione dal Comune” ha rimarcato l’assessore alle politiche sociali Eligio Grizzo che ha ringraziato una ad una associazioni, medici e tutti coloro che hanno lavorato al progetto. A prendere la parola anche il presidente della Fondazione Bcc, Giancarlo Zanchetta, che ha finanziato l’iniziativa (“Siamo stati una squadra e abbiamo vinto – ha detto – e vanno ringraziati anche coloro che hanno donato macchinari e mobili”) e il presidente dell’ordine dei medici, Guido Lucchini, che ha ribadito che “lo studio medico faceva parte del programma dell’ordine”. Ad intervenire anche il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, che ha ringraziato il Comune e i medici “per questa struttura a disposizione degli ultimi”.

 

Inaugurati stamane lo studio medico solidale per i poveri e la casa comunale del volontariato. Il nuovo polo sociale e sanitario è ospitato nei prefabbricati di via San Quirino. Lo studio medico fornirà visite specialistiche ai circa 3500 indigenti seguiti dai servizi sociali del Comune, tenute da 14 tra i migliori ex primari e medici in pensione del territorio. La casa del volontariato dà una sede a 11 associazioni socio sanitarie che assistono circa 11 mila tra malati e svantaggiati.

Un progetto di squadra tra amministrazione comunale, medici, Fondazione Bcc pordenonese, di cui “il Comune è capofila, realizzato superando ostacoli e burocrazia” ha sottolineato il sindaco Alessandro Ciriani inaugurando la struttura. “Il nostro è un territorio che nel complesso sta bene ma ci sono anche qui sacche di povertà e bisogno che non fanno rumore, ma esistono. Il grado di civiltà di un territorio si misura, ancor più che dal numero di sportelli bancari e negozi, pur importanti, dalla capacità di dare risposte come queste a chi è in difficoltà.

Allo stesso tempo restituiamo alla città un immobile che stava decadendo assegnandolo alla sua funzione naturale” (il prefabbricato prima della dismissione accoglieva i servizi sociali del Comune, ndr). Ciriani ha anche elogiato il ruolo delle associazioni di volontariato e dei medici volontari che “mettono a disposizione il loro tempo e la loro professionalità. Le persone in stato di bisogno possono usufruire di uno studio medico di altissimo livello, non un consultorio.

Abbiamo dato concretezza ai concetti di solidarietà e generosità – ha aggiunto – che spesso rimangono confinati in convegni, tavole rotonde e documenti”. Ciriani ha concluso ringraziando la ditta Rocandin che, pur colpita dall’incendio, ha comunque offerto il rinfresco.

Tanta la gente all’apertura del centro tra componenti delle associazioni (tra cui i medici clown che regalano un sorriso ai piccoli pazienti) e i medici volontari presenti in camice bianco. “Questa è una festa del volontariato e questa casa, lo voglio ricordare, è messa disposizione dal Comune” ha rimarcato l’assessore alle politiche sociali Eligio Grizzo che ha ringraziato una ad una associazioni, medici e tutti coloro che hanno lavorato al progetto. A prendere la parola anche il presidente della Fondazione Bcc, Giancarlo Zanchetta, che ha finanziato l’iniziativa (“Siamo stati una squadra e abbiamo vinto – ha detto – e vanno ringraziati anche coloro che hanno donato macchinari e mobili”) e il presidente dell’ordine dei medici, Guido Lucchini, che ha ribadito che “lo studio medico faceva parte del programma dell’ordine”. Ad intervenire anche il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, che ha ringraziato il Comune e i medici “per questa struttura a disposizione degli ultimi”.

 

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