Indagine sierologica, la testimonianza di chi ha partecipato

“Consiglio di essere disponibili per un servizio che serve alla collettività, oggi e domani”. “L’egoismo non sta bene da nessuna parte, bisogna sempre essere altruisti, specialmente per queste cose”. Queste alcune delle video testimonianze di cittadini che hanno aderito all’indagine di siero prevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV-2 promossa dal ministero della Salute e Istat, in collaborazione con la Croce Rossa.

L’indagine, rivolta ad un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età, è partita il 25 maggio scorso ed ha lo scopo di  comprendere quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.

I risultati, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.

Le testimonianze sono state raccolte in un video dalla Croce Rossa.

A seguire le più frequenti domande, con le relative risposte, sull’indagine di sieroprevalenza.

Chi può partecipare all’indagine sierologica?

Possono partecipare esclusivamente i cittadini che fanno parte del campione selezionato dall’Istat.

Posso chiedere di partecipare?

Non è possibile chiedere di essere inseriti nel campione. Chi fa parte del campione sarà contattato telefonicamente dalla Croce Rossa Italiana (CRI), con il numero che inizia con 06.5510, per fissare un appuntamento per il prelievo di sangue, che verrà effettuato presso punti di prelievo individuati da Regioni e Province Autonome o presso punti di prelievo della CRI.

Come si fa a riconoscere il volontario della Croce rossa?

Le chiamate provengono dal numero di Croce Rossa le cui prime cifre sono 06.5510. Le chiamate possono essere effettuate sia su cellulari sia su telefoni fissi. Durante la telefonata, inoltre, il volontario della Croce rossa rivolgerà alla persona selezionata uno specifico questionario predisposto dall’Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.

Come viene comunicato l’esito del test?

L’esito sarà comunicato a ciascun partecipante dalla Regione di appartenenza entro 15 giorni dal test. A tutti i partecipanti viene assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione del risultato. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.

Cosa succede se il test è positivo?

In caso di positività al test, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal Dipartimento di prevenzione del proprio Servizio sanitario regionale per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.

Quali Comuni italiani fanno parte del campione?

I Comuni che fanno parte del campione sono oltre duemila. L’elenco completo degli stessi è disponibile nella pagina dedicata all’indagine.