Innovazione: V centro didattico Latisana è risposta a sfida digitale

Latisana, 4 set – E’ stato inaugurato oggi a Latisana il quinto
‘centro didattico digitale diffuso’ sul territorio del Friuli
Venezia Giulia, una risposta della Regione Friuli Venezia Giulia
e degli Enti locali nei confronti della sfida che l’evoluzione
Ict impone, in linea con le direttive dell’Agenda digitale.

E’ la sintesi del concetto espresso dall’assessore regionale ai
Sistemi informativi in occasione del taglio del nastro del Centro
didattico durante il quale l’esponente della Giunta ha anche
messo in evidenza come queste strutture siano di rilevante
importanza per rafforzare le competenze digitali.

Un passaggio dell’intervento ha toccato anche l’attualità
ricordando come il Covid-19 ha rivelato che per poter essere
un’amministrazione moderna è necessario disporre delle nuove
tecnologie indispensabili, ad esempio, per poter lavorare da
remoto e collegarsi in videoconferenza.

Secondo l’esponente della Giunta, il Friuli Venezia Giulia non è
la Cenerentola del digitale grazie anche al supporto della
società in house Insiel spa che ha fatto la storia
dell’informatica nazionale.

L’assessore regionale ha ricordato, inoltre, come la Regione sarà
una delle prime a dotarsi di plessi scolastici infrastrutturati a
banda larga.

Nel dettaglio, è stato spiegato come l’inaugurazione odierna si
inserisca nella rete dei luoghi digitali di circa 200 metri
quadrati ciascuno, dislocati sul territorio, messi a disposizione
dalle Pubbliche amministrazioni locali. Strutture che hanno lo
scopo di creare una rete omogenea di poli didattici telematici
interconnessi per favorire la crescita digitale della Pubblica
amministrazione e del territorio in tutte le sue componenti.

Un investimento economico ed organizzativo importante, secondo
l’esponente della Giunta regionale, promosso dal servizio
regionale ‘sistemi informativi, digitalizzazione ed
e-government’, che ha inteso garantire all’Ente regione ed in
collaborazione con gli Enti locali ospitanti, le migliori
condizioni per governare la transizione verso il digitale.
Come ha ricordato l’assessore regionale, il progetto per la
realizzazione del network dei Centri didattici digitali diffusi,
iniziato nel 2017, è in fase di completamento ed è portato avanti
con convinzione.

I prossimi poli digitali ad essere attivati saranno quelli a
Gemona, Campoformido, Pordenone, Basovizza e Palmanova-Ialmicco.
Sono già stati attivati invece i centri di Tolmezzo, Gradisca
d’Isonzo, Maniago e San Vito al Tagliamento.

Durante l’evento è stato illustrato, inoltre, come ogni centro
sia configurato secondo un modello adattabile in base alle
caratteristiche dell’edificio pubblico ospitante e dispone di
un’aula informatizzata idonea alla didattica 3.0, di una sala
seminariale atta ad ospitare eventi, registrarli e trasmetterli
in sincrono e uno spazio adibito all’accoglienza.

Sono state poi descritte le esigenze a cui risponde il network
dei poli didattici, connessi tra loro dalla rete Ermes e
collegati al Data center di Insiel: garantire l’aggiornamento
professionale continuo, in presenza e a distanza, del personale
della Pa locale, consentire di ospitare localmente eventi
digitali aperti alla cittadinanza organizzati dall’ente stesso,
dalle scuole, dalle imprese e dalle associazioni ma anche
rappresentare un luogo ideale per la nascita di progettualità
condivise tra entità ed organismi diversi oltre che concorrere
allo sviluppo di competenze di cittadinanza digitale.

La giornata ha visto anche l’inaugurazione dell’ex stazione
ippica a Latisana, frutto di un recupero di un sito di rilevanza
archeologico-industriale, che ora ospita il centro didattico
digitale e la presentazione del libro curato da Eleonora Ceschin,
Luca Del Fabbro Machado e Adriano Venudo “laboratorio paesaggio
Latisana” che raccoglie i risultati di un workshop tenuto nella
località della Bassa friulana a maggio dello scorso anno.
ARC/LP/pph

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