Italia verso zona rossa, nuove misure sul Natale in arrivo con Dpcm

Italia verso la zona rossa, è in arrivo la stretta anti-Covid con misure e restrizioni per Natale e Capodanno. E’ convocato infatti per oggi alle 18 il Consiglio dei ministri nel quale, oltre a scadenze e leggi regionali, fonti di governo non escludono che sul tavolo possa esserci anche la discussione sui provvedimenti da adottare in vista delle festività natalizie per arginare la diffusione del coronavirus.

“E’ evidente che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività. Se qualcuno ipotizza feste, cenoni e assembramenti sbaglia clamorosamente”, ha sottolineato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Questo – ha precisato Boccia a Sky Tg24 – non significa rinnegare nulla, il modello a zone rosse, arancioni e gialle continuerà anche a gennaio e febbraio. Solo per il periodo che va dalla vigilia di Natale all’Epifania, ora vediamo se fino al 3 o al 6 gennaio, più restrizioni ci sono e meglio è”.

Intanto il Veneto si è portato avanti. Spostamenti tra i comuni vietati dopo le 14 da sabato fino al 6 gennaio: ad annunciarlo Luca Zaia nel consueto punto stampa sull’emergenza Covid in diretta su Facebook. Il presidente della Regione ha annunciato una nuova ordinanza che dispone la “chiusura dei confini comunali dopo le 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio”, in attesa dei provvedimenti del governo. I negozi resteranno aperti fino alle 21. Il governatore del Veneto ha spiegato che “manderò l’ordinanza al ministro Speranza per chiedere formalmente un’intesa, dopodiché questa ordinanza ha voluto fino in fondo tutelare le libertà personali, perché non tutelarla significa fare un lockdown. Affrontiamo questo tema in un momento assolutamente dedicato, quello delle feste natalizie”. Zaia ha poi aggiunto che l’ordinanza dovrebbe essere presentata domani e che “non tocca nessun orario e nessuna apertura”.

L’idea alla quale sta lavorando il governo per tutto il Paese sembra essere quella di una zona rossa ‘attiva’ alla vigilia di Natale, Natale e Santo Stefano, vigilia di Capodanno e primo gennaio. Stretta su 24, 25, 26 e domenica 27 dicembre. Poi ancora 31 dicembre e 1 gennaio. Più 2 e 3 gennaio, un sabato e una domenica. Un compromesso, che non arriva fino alla chiusura fino al 6 gennaio chiesta dai più rigoristi, che comprenderebbero i ministri del Pd e il ministro della Salute Roberto Speranza. Linea dura ma più moderata, invece, sarebbe la scelta del premier Giuseppe Conte e del M5S.

aggiornato alle ore 9 del 18 dicembre