Italicum: parlamentare friulana vota contro “No per difendere la vita democratica”

malisaniLa votazione sull’Italicum ha spaccato il Partito Democratico con la minoranza che ha votato contro alla legge elettoraler promossa dal binomio Renzi-Boschi.
La parlamentare udinese, ex assessore del sindaco Honsell, ha così spiegato il suo voto contrario sulla sua pagina Facebook

 

Il perché di un no

Doveva essere una legge espressione di un largo consenso perché le regole sono di tutti e non possono essere decise soltanto da una parte, seppure maggioritaria. Così Renzi aveva spiegato il comunque discutibile patto del Nazareno. Invece è stata una legge votata con mezza aula vuota, approvata neanche da tutta la maggioranza: 61 voti contrari e 4 astenuti, al di là dei numeri che tuttavia non sono pochi, costituiscono un dato politico rilevante, segno di un dissenso ancora più largo di quello che si era manifestato sulla fiducia. 334 voti favorevoli su 630 sono appena un po’ più della metà dei membri della Camera: questo non è decisionismo è voglia di imporsi senza ascoltare.

Con la decisione di rimanere in aula, e di votare in modo contrario a questa legge, abbiamo voluto non confondere le nostre ragioni che attengono al merito di questa legge elettorale con le posizioni delle forze parlamentari che si oppongono all’azione di questo Governo, del nostro Governo.

Nello stesso tempo il nostro no è per difendere la vita democratica. Il rischio di questa legge è che il Paese possa esser governato da una minoranza: la legge, infatti, consentirà che un solo partito ottenga la maggioranza assoluta dei seggi anche se non rappresenta la maggioranza degli elettori e dei votanti. «Questa – scrive Valerio Onida – è una legge che trasforma in maggioranza dei seggi la minoranza più forte».