Job’s Act, approvato: le aziende potranno licenziare più facilmente

renzi2 19 novembre 2014 – Via libera della Commissione Lavoro di Montecitorio alle modifiche sull’articolo 18 contenute in un emendamento al ‘Jobs Act’ che prevede la riassunzione “in alcuni casi specifici” di licenziamenti disciplinari. Per i licenziamenti economici viene esclusa la possibilità del reintegro nel posto di lavoro prevedendo, invece, «un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio».. Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova ha espresso “soddisfazione”. “Esprimo soddisfazione per il percorso che con pazienza da giorni abbiamo sviluppato e che oggi -sottolinea Bellanova- ha portato ad una mediazione positiva, che chiarisce ulteriormente i contorni della delega nel capitolo delicato delle tutele”. “Avanti dunque con un’opera impegnativa e complessa di riforma, per dare al più presto risposte alle persone in carne ed ossa che fuori da qui aspettano un segnale concreto di cambiamento”, conclude il sottosegretario al Lavoro.

Quando la cortina fumogena del dibattito ideologico si abbasserà, scrive il premier Renzi sulla sua enews, “vedrete che in molti guarderanno al Jobs Act per quello che è: un provvedimento che non toglie diritti, ma toglie solo alibi. Toglie alibi ai sindacati, toglie alibi alle imprese, toglie alibi ai politici”.

 

Per i licenziamenti economici viene esclusa la possibilità del reintegro nel posto di lavoro prevedendo, invece, «un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio».

La Cisl proclama lo sciopero degli statali. La Uil rilancia con lo sciopero generale. E la Cgil conferma il suo sciopero generale per il 5 dicembre. Ora si lavora per arrivare a una mobilitazione unitaria, anche se il sindacato guidato da Anna Maria Furlan continua a mostrare perplessità. Le decisioni di Cgil, Cisl e Uil arrivano dopo l’incontro di ieri con il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia. Ora i riflettori si accendono sul congresso della Uil, occasione per un vertice fra Camusso, Furlan e Barbagallo.