La Casa delle Farfalle di Bordano riapre da sabato 8 maggio 2021

Sabato 8 maggio 2021 riapre la Casa delle farfalle di Bordano, in piena sicurezza e, rispetto allo scorso anno, con un mese e mezzo di anticipo. La struttura accoglierà i primi visitatori dalle 10 del mattino e, se non ci saranno altre emergenze o decreti, rimarrà aperta ogni giorno, sempre dalle 10 alle 18, fino a metà ottobre.

In sicurezza. Le modalità saranno molto simili a quelle dello scorso anno. Nei weekend è consigliabile la prenotazione (meglio se fatta via web dal sito bordanofarfalle.it), mentre negli altri giorni non è necessario. All’interno è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza di almeno un metro tra i gruppi familiari e disinfettarsi quando possibile le mani nelle postazioni che sono state messe lungo il percorso. Non ci sono altre raccomandazioni per il pubblico e, quindi, ci si aspetta che tutto fili liscio come nella scorsa stagione.

“Nonostante il COVID con i problemi che ha portato nella fornitura delle crisalidi – è il responsabile scientifico, l’entomologo Francesco Barbieri, a parlare – siamo riusciti a mantenere la stessa presenza di farfalle e falene nelle serre. Non mancheranno neppure gli altri animali, con il pappagallo Birba beniamino dei bambini (lo scorso anno gli abbiamo fatto seguire un corso speciale di ‘buona educazione’), le iguane, le tartarughe, gli scoiattoli e via dicendo”.

Novità. La novità più importante è la pubblicazione, da poche settimane, di un ricco volumetto, la “Guida alla Casa delle farfalle”, che i visitatori potranno acquistare al prezzo lancio di 5 euro insieme ai biglietti e che li guiderà nel riconoscimento delle moltissime specie di farfalle durante la visita (è composta da un centinaio di pagine di piccolo formato e contiene diverse centinaia di fotografie inedite).

“È la prima guida di questo tipo che viene pubblicata in Europa, e infatti la stiamo già traducendo in altre lingue, per adottarla in diverse Butterfly House all’estero – afferma sempre Barbieri, che firma l’opera – Ci ha impegnati per oltre 4 anni, e pur nella sua stringatezza, è un’opera che considero molto importante e speriamo davvero utile e apprezzata dal pubblico di tutta Europa”.

Anche il documentario che accoglie i visitatori all’ingresso della struttura sta venendo rimontato con materiali quasi tutti nuovi e traduzioni anche in inglese e in tedesco. Come precisa Barbieri, il documentario potrà essere osservato dai visitatori nel giro di un mese, e potrà essere anche acquistato, in una versione più lunga, all’uscita dalla Casa delle farfalle.

Plastic-free. Il presidente della cooperativa Farfalle nella testa, che gestisce la Casa delle farfalle, Stefano Dal Secco, nomina con orgoglio un altro risultato: “Quest’anno possiamo dire che la Casa delle farfalle è plastic-free. Abbiamo eliminato anche le bottiglie d’acqua in plastica, sia dai distributori automatici (grazie alla collaborazione con CDA) e dalla ristorazione, che userà solo vetro a rendere. È un processo che comprende un’ampia gamma di operazioni, come le ristrutturazioni energetiche che si stanno per portare a termine e che porteranno a un consumo energetico più che dimezzato”.

Cucina del territorio. I chioschi esterni, che da alcuni anni presentano una finestra sull’enogastronomia friulana di qualità, continuano nel percorso di crescita, offrendo sempre maggiore scelta di prodotti, quest’anno con una versione friulana dell’hamburger e la sottolineatura della friulanità accentuata dai nomi dei nuovi piatti (che ne dite di un morbin, di una canâe o di un fedâr?).

Ma tutti vogliono vedere le farfalle, e quindi che farfalle siano. Loro stanno già nascendo, nelle serre. E oltre alle farfalle ci saranno nuovi pesci, nuovi anfibi, nuovi insetti. La solita cortesia, la solita bellezza.