La Scuola Superiore Uniud sarà accreditata a livello nazionale

Sarà accreditata a livello nazionale la Scuola Superiore dell’Università di Udine, l’istituto di eccellenza dell’Ateneo. Il processo di accreditamento è volto a riconoscere al diploma di licenza il valore di master di secondo livello. Lo ha annunciato oggi il direttore della Scuola, Alberto Policriti, durante la cerimonia di inaugurazione del XVIII anno accademico, 2021-2022. Questo percorso va sotto il nome di verifica dei “Requisiti di qualità dell’offerta formativa delle Scuole Superiori di Ateneo”. La Superiore, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli, è stata prevista dall’Ateneo friulano fin dal 1993 con l’inserimento nello Statuto di autonomia.

«Questo riconoscimento, anche formale, del percorso che le, attualmente dieci, Scuole Superiori di Ateneo offrono all’interno dell’istituzione universitaria che le ospita – ha detto Policriti –, è significativo».

«Il percorso che noi offriamo – ha spiegato Policriti – si affianca al normale percorso di studi che gli allievi che vengono ammessi hanno scelto. Nei loro confronti ha l’obiettivo di ampliare e completare l’esperienza formativa ma, non secondariamente, nei confronti del corpo docente ha l’obiettivo di stimolare e migliorare con proposte originali l’offerta didattica».

La cerimonia ha sancito anche la consegna dei diplomi ai 30 allievi, 15 dei quali presenti, che hanno concluso il percorso di studi negli anni accademici 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021.

In apertura i saluti del rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, che ha definito la Scuola «un laboratorio di cervelli, un percorso di eccellenza motivo di vanto dell’Università di Udine». Ha quindi preso la parola l’assessora all’istruzione del Comune di Udine, Elisabetta Marioni, che ha fatto gli «auguri per un brillante futuro professionale ai diplomati e a tutti gli allievi» dell’istituto di eccellenza. Il direttore generale dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), Pierpaolo Olla, ha sottolineato la “curiosità intellettuale” che deve contraddistinguere gli allievi della Scuola e che «ci permetterà – ha detto – un futuro migliore». «La Scuola Superiore è la nostra squadra del cuore, per la Fondazione Friuli, – ha detto il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini – in quanto forma i fuoriclasse del futuro dei quali abbiamo bisogno a tutti i livelli. Perché il capitale umano giovane è la vera sfida del futuro». È quindi intervenuta l’assessora al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen.

Dopo la relazione del direttore della Scuola, ha preso la parola il coordinatore del Polo “I Lincei per la Scuola” di Udine, Andrea Tabarroni. «Il Polo di Udine si propone proprio di cominciare dal territorio regionale a ridefinire una trama di rapporti fra scuola e università – ha detto Tabarroni – in primo luogo nei vari ambiti disciplinari, vale a dire in riferimento alle materie comunemente insegnate, seppure a livelli diversi, a scuola e all’università, perché esse costituiscono il naturale luogo d’incontro per i docenti a qualsiasi istituzione appartengano». Le attività del Polo si sono avviate nel passato semestre e, ha evidenziato Tabarroni, «il riscontro sin qui è stato decisamente positivo, con oltre un centinaio di iscritti a ciascuno dei corsi attivati, provenienti da tutto il territorio nazionale, e un indice di gradimento particolarmente elevato».

Il rappresentante degli allievi, Alessandro Pecile, ha sottolineato, a seguito dell’esperienza della pandemia, «l’importanza che la riapertura della Scuola ha avuto, come passo per un ritorno alla normalità». Pecile ha riconosciuto alla Scuola «la capacità di aver accolto allievi più fragili e di aver dato loro il tempo necessario per rimettersi in sesto, non appellandosi alla retorica dell’eccellenza, ma guardando ai singoli, come individui, persone».

Il presidente dell’Associazione Alumni della Scuola, Giacomo Alzetta, ha posto l’accento sul valore della Superiore di essere una “comunità”, dove «l’aspetto umano è quello che lega tutti gli allievi».

È quindi intervenuta la presidente del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, l’ambasciatrice Cristina Ravaglia che ha sottolineato un punto in comune tra il Collegio e la Scuola. Si tratta, ha detto, «di un progetto condiviso tra studenti e docenti, con responsabilità condivise e speculari. Non è solo una proposta culturale e scientifica – ha affermato Ravaglia – ma è anche una proposta esistenziale che allarga la conoscenza e la visione del mondo»

La cerimonia si è conclusa con il video dell’inno Gaudeamus eseguito dall’orchestra e dal Coro “Gilberto Pressacco” dell’Università di Udine.

Obiettivo della Scuola è creare una comunità di allievi e docenti uniti nel progetto di approfondire le proprie conoscenze e competenze scientifiche e culturali. Per fare ciò integra i corsi di laurea dell’Ateneo con corsi avanzati di carattere disciplinare e interdisciplinare, di lingue, attività di laboratorio e seminari. Gli allievi della Scuola devono mantenere una media alta – superiore a 27 con nessun voto inferiore a 24 – e completare annualmente gli esami del loro piano di studi. Ogni anno sono ammessi per concorso una ventina di studenti meritevoli provenienti da tutta Italia, che usufruiscono di vitto e alloggio gratuiti e sono esonerati dalle tasse. Dopo il conseguimento del titolo di dottore magistrale agli allievi che completano il loro percorso viene riconosciuto il diploma di licenza della Superiore.