La vaccinazione è il modo più efficace per prevenire l’influenza e le sue complicanze

Ogni persona vaccinata (adulto o bambino) ostacola la circolazione del virus. Vaccinarsi contro l’influenza è particolarmente importante in concomitanza della pandemia da COVID-19.

L’influenza con mediamente 8.000 decessi ogni anno è la terza causa di morte in Italia, per malattia infettiva, ed è la principale causa di assenza dal lavoro e da scuola. 

Nella stagione 2020/2021 la vaccinazione è particolarmente raccomandata in quanto la sovrapposizione del COVID-19 e dell’influenza stagionale potrebbe avere effetti considerevoli in termini di malattia e mortalità.

L’influenza è una malattia molto contagiosa, si trasmette già prima della comparsa dei sintomi e fino a 3-7 giorni dopo l’inizio della malattia, attraverso le vie aeree, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso, o aver starnutito, coprirsi la bocca e il naso quando si starnutisce, evitare contatti ravvicinati con chi presenta segni di raffreddore o malattie respiratorie sono efficaci misure preventive.

L’influenza può colpire in ogni età e causare complicanze quali bronchiti, polmoniti e, soprattutto nei bambini, sinusiti ed otiti

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone più a rischio di complicanze, tra cui gli over 60 anni, i malati cronici, donne incinte, e gli operatori sanitari.

Dal 2020 la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente anche ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 6 anni.

Possono comunque vaccinarsi tutte le persone che desiderano evitare la malattia influenzale e le sue complicanze.

È possibile vaccinarsi rivolgendosi direttamente al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o contattando i servizi vaccinali delle aziende sanitarie.

Quando? Da inizio ottobre fino a tutta la durata della stagione influenzale (l’efficacia è maggiore se la vaccinazione è effettuata entro la fine del mese di dicembre).

Chi è esente dal pagamento?
– Le persone di età pari o superiore ai 60 anni e i bambini di età tra 6 mesi e 6 anni;

– i soggetti affetti da: malattie croniche dell’apparato respiratorio e dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito ed altre malattie metaboliche, malattie renali, malattie del sangue, malattie congenite che comportino carente produzione di anticorpi e sindromi da malassorbimento intestinale e malattie infiammatorie croniche intestinali;

– donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza o puerperio (allattamento);

– i donatori di sangue, gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come personale degli asili nido, insegnanti delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, addetti alle Poste e telecomunicazioni, dipendenti delle pubblica amministrazione e difesa, forze di Polizia, vigili del fuoco personale di assistenza delle case di riposo, nonché personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (veterinari, allevatori) i famigliari di soggetti ad alto rischio qualora questi ultimi non possano essere vaccinati;

– il personale sanitario (in questo caso la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale non soltanto nella protezione del singolo operatore, ma anche nella garanzia e tutela dei pazienti, soprattutto quelli più fragili ed ad alto rischio).