Le Giornate della Luce: a Spilimbergo per celebrare il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo

Pitagora

Prendono il via nella serata di giovedì 15 giugno al festival Le Giornate della Luce – in corso a Spilimbergo per celebrare il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo – le proiezioni dei film finalisti selezionati dalla giuria del festival, quest’anno composta dai critici cinematografici Oreste De Fornari e Steve Della Casa, dagli autori della fotografia Francesca Amitrano e Giuseppe Lanci, dall’attore e montatore iraniano Babak Karimi, con la presidenza di Piero Colussi.

Alle 21.00 al Cinema Castello proiezione del film finalista Il permesso – 48 ore fuori un’opera a metà strada fra noir e analisi sociale firmata da Claudio Amendola (con lo stesso Amendola e Luca Argentero): autore della fotografia, candidato al Quarzo di Spilimbergo, Maurizio Calvesi.

Il programma della giornata prenderà il via nel pomeriggio con l’incontro alle 17.00, sempre al Cinema castello, con la giovane cineasta Caterina Carone. Classe 1982 ha iniziato la carriera come documentarista, ottenendo il Premio Solinas, il Premio per il Miglior Documentario Italiano al Torino Film Festival, e una nomination al David di Donatello. Ha poi scritto, diretto e sceneggiato la delicata commedia che racconta una fiaba contemporanea e originale Fräulein – Una fiaba d’inverno con Christian De Sica e Lucia Mascino che verrà proiettato a fine incontro.

I curatori del festival Gloria De Antoni e Donato Guerra rendono nota un’ulteriore, importante presenza alle Giornate della Luce: nella serata di domenica sarà infatti l’attrice Letizia Lante della Rovere a presenziare alla proclamazione ufficiale dei vincitori di questa terza edizione, accanto alla Presidente della giuria dei giovani Paola Pitagora, che giungerà a Spilimbergo nel fine settimana per accompagnare i ragazzi delle Scuole di Cinema nella visione dei film in concorso e nella designazione del vincitore del Quarzo dei Giovani.
Dopo un avvio di carriera come modella, Lucrezia Lante della Rovere trova la sua dimensione nella recitazione in tutte le sue declinazioni. Il suo esordio inizia nel 1986 al cinema con il film di Mario Monicelli “Speriamo che sia femmina”. Lo stesso anno debutta anche a teatro con Casanova a Spa, a dirigerla Luca de Fusco. In tutti questi anni ha portato aventi in parallelo cinema, televisione e teatro: numerosi in questi anni i palcoscenici regionali che l’hanno vista protagonista.