La Prefettura di Trieste ha diramato una nota nella quale precisa che il provvedimento del Governo, nell’ottica di contenere il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e di limitare le occasioni di contagio, vieta su tutto il territorio nazionale, espressamente ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e aperti al pubblico ed estende a tutta Italia, tra l’altro, le restrizioni agli spostamenti delle persone previste dall’art. 1 del Dpcm dello scorso 8 marzo.
Gli spostamenti delle persone fisiche sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e per motivi di salute.
Al fine di far rispettare la prescrizione sono attivi controlli sulle vie di comunicazione stradali, in ambito ferroviario e aeroportuale.
Coloro che abbiano la necessità di spostarsi dovranno dimostrare la sussistenza delle situazioni che consentono detta possibilità e potranno farlo producendo un’autodichiarazione resa sul modello a disposizione. Tale dichiarazione potrà essere resa all’operatore delle Forze di Polizia anche compilando al momento e sul posto l’apposito modulo in dotazione a queste ultime.
È comunque consigliato preparare per tempo tali dichiarazioni, agevolando così il lavoro delle Forze di polizia.
La mancata osservanza degli obblighi previsti dal provvedimento è punita con la sanzione prevista dall’art. 650 c.p., salvo che il fatto non costituisca più grave reato.
La Prefettura rivolge un particolare appello ai cittadini più giovani e ai ragazzi.
“Evitate – riporta la nota – di stare in strada in gruppi, evitate di creare assembramenti e di parteciparvi: il virus non fa distinzioni di età e, soprattutto, fa di voi un veicolo per infettare i vostri cari e i vostri amici, mettendo a rischio le persone che sono in condizione di maggiore vulnerabilità”.
Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
E’ prevista la sanzione della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni in caso di violazione degli obblighi.
Si ritiene – spiega l’Ufficio territoriale del Governo di Trieste – che i servizi di delivery possano essere assicurati anche dopo le ore 18.
Lo sport e le attività motorie svolti all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.